Solo pareggio
La distanza dell'Asco Vestone dalla capolista è già importante: 7 dannati punti. Per recuperare servirebbe, da adesso in poi, un filotto di vittorie, ma ad oggi le basi non ci sono.

ASCO VESTONE - G.S. SAN CARLO REZZATO 1 -1
Guance Rosse così in campo:
Cappa R. detto cica; Moreschi – Bonomini - Zambelli detto howazzo - Ebenestelli N.; Cappa S.; Capelli – Sarasini; Gottardi il capitano; Bianchi detto panì - Fiori C.;
Entreranno: Bettazza, Fiori D., La Sala, Facchini detto pinscher;
All. Morghen

Guance Rosse, contenta lei, decide che deve continuare a perdere punti per strada, come una ragazza che, andando al Dancing Paradiso in bicicletta, perde uno ad uno tutti i brillantini che si è messa intorno al collo. Bellezza, ci arriverai a fare due salti, ma non sarai bella come pensavi. Sarà un’altra a salire sul cavallo del Principe Azzurro. Cari Tromboni, se continuerete a buttare via punti, non sarete voi a vincere il campionato. La distanza dalla capolista è già importante: 7 dannati punti.
Per recuperare servirebbe, da adesso in poi, un filotto di vittorie, ma ad oggi le basi non ci sono, soprattutto perché la Guance Rosse di quest’anno è un cantiere senz’anima a cui mister Morghen non riesce a dare un’identità. Ma speriamo di essere smentiti.

Cronaca di come è andata

Il primo tempo è di una bruttezza rara. Ospiti e locali, a turno, annoiano il pubblico con giocate prevedibili e piatte come questo schifo di novembre appena iniziato. Solo Gottardi, da quest’anno capitano, prova a tirare un sasso nello stagno, ma il calcio di punizione che indirizza all’incrocio dei pali è impeccabilmente deviato in angolo dal portiere ospite. Andiamo a farci una birretta allo Squallido Bar, che è meglio, sperando in un secondo tempo per cui valga la pena rimanere a vedere questa patetica messa in scena.

Secondo tempo.
La gara prende inaspettatamente fuoco.
Fiori Claudio, dopo aver messo fuori a porta vuota un colpo di testa che era solo da appoggiare in rete, viene lanciato verso la gloria da Sarasini, mediano ruvido che ogni tanto sforna qualcosa di balisticamente prezioso. L’estremo ospite gli si fa incontro ma il centravanti Trombone lo scavalca di facile pallonetto. Il vantaggio regala sorrisi a tutti. “Vuoi vedere che vinciamo?†Le speranze sono legittime, viste le occasioni che seguiranno. Incursione sulla destra del redivivo La Sala, entrato dalla panca a mettere del benvenuto pepe sui maccheroni, che mette in mezzo per Fiori Claudio il quale, all’altezza del dischetto del rigore, regala una sponda d’oro per l’ accorrente Fiori Daniel che, invece di tirare a botta sicura, pasticcerà e buonanotte. Raddoppio rinviato.
Poco dopo, Fiori Daniel è ancora protagonista; ruba palla ad un difensore in uscita e dirige indisturbato verso quel raddoppio necessario a chiudere la gara; tra lui e la gloria c’è solo il portiere, che ha già in faccia l’ espressione dell’uccellato; peccato che decida, inspiegabilmente, di passare la palla al decentrato La Sala, che infatti, non aspettandosi il passaggio, si stava limando le unghie; il che non gli permette di controllare bene e tantomeno di battere a rete; il portiere, tolto il ghigno dell’uccellato, gli uscirà sui piedi e parerà. Fiori Daniel, da quando sei diventato altruista? Poi ci tocca ingoiare il boccone amaro, condito dalla regola del ‘gol sbagliato, gol subito’. Bonomini, mediano che all’occorrenza ragiona anche da centrale difensivo, anticipa l’attaccante mettendo la palla fuori area, ma il primo ad arrivare in zona, ahinoi!, non sarà un Trombone; il tiro a rete è immediato e angolato e rasoterra, quindi pericoloso; Cappa R., fin qui inoperoso, fatta eccezione per un paio di rinvii, ci mette un guantone ma non trattiene, facendo la felicità di un ospite che ribadirà in rete. Regola numero 5 del manuale del difensore: quando il proprio portiere va in parata, andare in zona, nel caso non trattenesse, prima che ci arrivi l’avversario. Ebenestelli N., ala adattata a terzino, in conferenza stampa si assumerà le colpe di questa macchia su lenzuolo immacolato.
La Sala che incorna in tuffo una palla che finisce fuori di pochissimo è l’ ultima occasione, prima che l’arbitro decida che sia ora di andare a casa. Noi andremo a caccia di sottane, ma questa è un’altra storia, e più interessante di quella raccontata stasera.

Salutiamo.

Armando Dell'Oca

Le pagelle dei giocatori di questa e delle altre partite giocate si possono trovare sul sito www.ascovestoneopen11.it

In foto Claudio Fiori

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