Abusi, interviene la Forestale
di red.

Gli agenti hanno bloccato due cantieri nell'Alto Garda Bresciano, in zona soggetta a vincolo paesaggistico


Nell’ambito di un'attività investigativa finalizzata al contrasto dell’abusivismo edilizio condotta nelle località turistiche dell’Alto Garda Bresciano, nei Comuni di Gargnano e Toscolano Maderno, nei giorni scorsi il personale del comando stazione del Corpo Forestale dello Stato di Toscolano Maderno ha sequestrato due cantieri edilizi, uno a Gargnano e l’altro a Toscolano Maderno.
 
Durante i controlli, condotti dalla Forestale, sono emerse rispetto ai progetti iniziali rilevanti difformità nell’esecuzione di due fabbricati residenziali.
 
Nel cantiere di Gargnano è stato demolito totalmente il fabbricato oggetto dell’intervento di ristrutturazione, contrariamente a quanto era stato previsto nel progetto, ma è anche stato realizzato un vano interrato non previsto nel progetto approvato, ricavato nell’area di sedime del fabbricato demolito ed in parte anche al di fuori di essa, a livello inferiore rispetto al piano seminterrato, con altezza interna di mt. 2,70 circa e superficie lorda, comprese le murature esterne, di circa 180 metri quadrati.
 
Il vano è costituito da murature in cemento armato spesse 30 centimetri, pavimentazione in cemento armato con sottostante vespaio di aerazione, chiuso superiormente da soletta in laterocemento sulla quale sono state ricavate delle aperture disposte lungo parte del perimetro e nella zona centrale, quest’ultima per la realizzazione della scala di collegamento, come rilevato dagli elaborati grafici esecutivi presenti in cantiere, diversi da quelli approvati in municipio.
 
All'interno dell’interrato abusivo è stata anche realizzata una vasca in calcestruzzo armato di forma rettangolare di lunghezza di mt. 8,80 circa, larghezza di mt. 4 circa ed altezza di mt. 1,34, per una superficie totale di circa 35 metri quadrati.
 
Nel cantiere di Toscolano Maderno, è stata innalzata la copertura del tetto di circa un metroi nel corpo centrale del fabbricato, con creazione di volumi in aumento rispetto a quelli legittimamente autorizzati, difformità che non può essere assoggettata a compatibilità paesaggistica e che pertanto richiederà la rimessione in pristino dello stato dei luoghi.
 
Sempre in questo cantiere è stata realizzata una piscina di circa metri 12x5, mentre il progetto prevedeva dovesse essere di metri 10x5.
 
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