Sopraponte, terra di campioni
di red.

Anche il segugio Trento di Soseto ha conquistato il titolo di Campione d'Italia a Gorle nel Bergamasco.

I segugisti della “Bracherìa de Sosét” fanno il “bis” e portano a Sopraponte un secondo titolo di Campione Italiano in meno di un mese.
Si tratta del segugio italiano a pelo raso color nero focato, di nome “Trento” di Diego Lucchini, fratello della neo-campionessa “Timba”, che ha tagliato in pochissimo tempo, come del resto era nell’aria, il meritato traguardo ed ha conquistato il titolo tricolore.
Decisamente questo è un risultato storico, che riempie di gioia ed orgoglio tutto il gruppo numeroso dei segugisti Soprapontini dell’antica “Bracherìa de Sosét” che da oggi si fregeranno di ben due scudetti tricolori, merito dei loro due cani, a dimostrazione che il buon sangue, soprattutto in questo settore, non mente.     
Trento, questo è il nome del cane regolarmente iscritto all’E.N.C.I. Ente Nazionale Cinofilia Italiana e alla Società Italiana Pro Segugio, ha compiuto due anni il 26 settembre scorso e come ne parlammo un mese fa, era ad un passo dalla conquista del titolo.
Nel mese di settembre ha inanellato una serie di vittorie: la qualifica in prova lavoro su lepre e ben tre expò: uno nazionale e due internazionali in quattro domeniche consecutive, classificandosi  1° eccellente, vincendo 3 C.A.C. (Certificato di Attitudine al Campionato Italiano), 2 C.A.C.I.B. (Certificato di Attitudine al Campionato Internazionale) e 3 B.O.B. (Best of bread - Migliore di razza).
Trento ha cominciato a gareggiare nella massima categoria dal marzo di quest’anno, ha partecipato a 19 esposizioni, classificandosi 17 volte al 1° posto con “eccellente” ed ottenendo 8 titoli C.A.C. nei seguenti expò: Internazionale di Gonzaga (MN), Internazionale di Modena, Internazionale di Livorno, Nazionale di Ravenna, Internazionale di Innsbruck, Nazionale di Salice Terme (PV), Internazionale e speciale segugi di Latina e Internazionale di Bergamo. 
Proprio in quest’ultimo expò, che era anche prova speciale per segugi, il 29 settembre a Gorle di Bergamo, dove a giudicare vi era nientemeno che il Presidente Nazionale dell’E.N.C.I. in persona, il dottor Francesco Balducci, si è visto assegnare il C.A.C. mancante, con il massimo del giudizio, conquistando l’Expò, il Campionato Italiano e le attenzioni del numeroso pubblico presente.
E’ stata una giornata di grande gioia dove sono arrivati per “Trento” anche i complimenti di altri giudici, esperti segugisiti, che erano presenti all’evento e che già avevano giudicato il cane mettendone in risalto le notevoli qualità e la grande conformità allo standard di razza: il giudice cav. Luigi Gaboardi, il giudice dott. Marcello Massardi e i fratelli giudici Todaro Vincenzo e Nicola.    
A completare un quadro più generale e di orgoglio per l’Intera Provincia di Brescia, va sottolineato che un altro cane bresciano, di Enrico Bertolini di Orzinuovi, amico di avventura e di vita dei nostri preparatori Diego Lucchini e Giuseppe Ghidinelli, ha anch’esso vinto il titolo di campione italiano, ma nella razza segugio italiano a pelo forte, col suo cane di nome “Roki”, contribuendo ad elevare la Provincia di Brescia ad un grande livello di qualità nel mondo cinofilo e segugistico nazionale ed internazionale.

Certo, gli occhi dei tre nostri rappresentanti bresciani: Diego, Enrico e Giuseppe, il giorno in cui ricevevano la stretta di mano del Presidente Nazionale E.N.C.I. Balducci, il quale si complimentava con loro e li ringraziava per aver portato nelle esposizioni cani di assoluta qualità superiore, erano a dir poco lucidi di gioia.
Nessuno di loro è allevatore, sono tutti normali cacciatori, amanti dei segugi italiani, amanti della cinofilia.
Hanno studiato attentamente la morfologia della razza, hanno scoperto tra i loro cuccioli quelli che più e meglio manifestavano queste caratteristiche e queste qualità venatorie sul terreno di caccia e di gara, li hanno seguiti e preparati attentamente ed in essi vi hanno creduto fino alla fine.
E’ doveroso ricordare che a questi traguardi, se non si è allevatori professionisti, ci si arriva solamente quando si ha dietro le spalle, un gruppo di persone che riescono a costituire una sorta di “Team” di stretta collaborazione e quando nessuno di loro si tira mai indietro. 
Nel nostro caso il contribuito è stato apportato dalle seguenti persone: Diego Lucchini, Giuseppe Ghidinelli ed Enrico Bertolini preparatori tecnici e atletici nonché conduttori expò e prove lavoro, Matteo Ghidinelli, Felice Pedrotti e Franco Persavalli preparatori nelle prove pratiche di lavoro su lepre, le attente e passionevoli cure dello studio veterinario della dott.ssa Corti Monica di Gavardo e dei suoi collaboratori: la dott.ssa Alice Necchini e il dott. Francesco Tellaroli e le amorevoli attenzioni di Renata e Camilla che accudiscono “Trento” e della cara Francesca che accudisce “Roki”.
A tutti i componenti della “Bracheria”, agli amici numerosissimi che ogni giorno affiancano questo grande gruppo e a tutti i compaesani di Sopraponte, proprietari dei prati e boschi dove questi cani calcano la scena delle loro “braccate alla lepre” che si sono tutti resi disponibili a far si che questa ultra centenaria “Bracheria” abbia a continuare la propria storia di tradizione, va questo pubblico ringraziamento.
Possiamo ben dire che questa, è davvero una bella pagina di cinofilia italiana, scritta dalla passione dei segugisti di casa nostra: Valsabbini e Orceani, ma soprattutto dai concerti dello squillante canto dei loro segugi italiani, quando inseguono la lepre.
 

In foto “Trento” con Diego Lucchini, il Presidente Nazionale E.N.C.I. dr. Francesco Balducci, “Roki” con Enrico Bertolini e Giuseppe Ghidinelli col tricolore conquistato.

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