Eridio... ma non solo
di val.

Con l’Eridio bello da vedere come non accadeva da decenni, vola l’economia turistica dell’intera Valle Sabbia.
D’altronde i «numeri» estivi da quelle parti si sono sempre fatti sul lago e con il lago.


Con l’Eridio bello da vedere come non accadeva da decenni, vola l’economia turistica dell’intera Valle Sabbia. D’altronde i «numeri» estivi da quelle parti si sono sempre fatti sul lago e con il lago. E quello che ci fanno sapere dall’Agenzia Territoriale per il Turismo la dice lunga: «A fine stagione 2006 avevamo stimato circa 185mila presenze, una cifra che quest’anno abbiamo superato già prima di Ferragosto». «I calcoli vanno fatti alla fine - aggiunge il presidente dell’Agenzia Gianzeno Marca -, però non dovremmo essere molto lontani dal +14% ipotizzato nelle scorse settimane. Vero è anche che da queste parti bastano una serie di fine settimana col brutto tempo per limare anche di molto le aspettative e che i turisti di oggi spendono molto meno rispetto a quelli di ieri». Meglio del solito dunque, con le luci che sembrano splendere più di quanto velano le ombre. Sarebbe però riduttivo dare tutto il merito dell’exploit turistico valsabbino all’Eridio. L’acqua in più non motiva infatti l’aumento delle presenze turistiche a Serle e sull’Altopiano di Cariadeghe, nelle Pertiche, a Treviso Bresciano e Capovalle, a Bagolino, persino lungo gli impluvi del Savallese o nella Conca d’Oro. In realtà si va affermando quel «Sistema Valle Sabbia» che da alcuni anni sta coinvolgendo le Istituzioni locali come Comuni, Comunità montana e Provincia, l’Agenzia Territoriale per il Turismo, i privati. Un sistema che ha cominciato a far dialogare le capacità ricettive con le occasioni di in- contro e di divertimento. Accanto a grandi e- venti hanno trovato spazio altre occasioni per fare turismo enogastronomico o sport di ogni genere, insieme alle risorse culturali. (u. val.)
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