Cento metri di volo dopo la festa
di Ubaldo Vallini

Nella notte che ha preceduto il ferragosto, tre ragazzi di Vestone sono precipitati in una scarpata con la loro auto fra l'abitato di Mura e il laghetto di Bongi. Due, ricoverati al Civile e alla Poliambulanza, sono in gravi condizioni.

Due ragazzi di 22 anni con la riserva della prognosi e un diciassettenne che per fortuna se la caverà con una trentina di giorni di prognosi. E’ questo il bilancio di un terribile incidente che è capitato a tre giovani vestonsi nella notte che ha preceduto il Ferragosto.

Non erano ancora scoccate le quattro e i tre ragazzi erano stati insieme ad una festa. Per il rientro a casa avevano deciso di percorrere la strada intercomunale fra Mura e Pertica, quella che passa accanto al laghetto artificiale di Bongi.
Poco fuori l’abitato del centro del Savallese, appena dopo la discarica di “Cearina”, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Salò che sono intervenuti sul posto con una pattuglia, una curva secca a sinistra ha tradito i riflessi di Marco Z. che a quanto sembra era al volante.

La mancanza in quel punto del guard-rail ha fatto il resto e, dopo una breve frenata, la Volkswagen Polo ha preso il volo verso la scarpata sottostante.
Percorsi non si sa come una cinquantina di metri senza centrare nessuno dei robusti alberi che formano una fitta vegetazione, l’auto è prima andata a sbattere contro un terrapieno, dove ha scaraventato fuori due degli occupanti, poi si è ribaltata ed è scesa a rotoloni per un altro centinaio di metri almeno, fermandosi in bilico sopra un altro canalone.

Fabio, il diciassettenne, è stato il primo a guadagnare la strada e a chiamare i soccorsi con il cellulare. Lo hanno trovato barcollante i Vigili del Fuoco di Vestone, i primi ad arrivare sul posto.
Poi via via tutti gli altri: tre ambulanze da Nozza, Vestone e Odolo, i Vigili del Fuoco da Brescia compreso il Nucleo Saf, i carabinieri salodiani, il Soccorso Alpino della Valle Sabbia:
Infine le eliambulanze da Milano (che può alzarsi in volo anche col buio) e da Brescia.

Lunghe e complesse le operazioni di soccorso.
Marco Zola, individuato una cinquantina di metri sotto il ciglio della strada, è stato recuperato alle 6 ed è stato ricoverato al Civile. Dopo un ora e un quarto, concluso il viaggio di 160 metri quasi in verticale sulla “toboga” del Soccorso alpino, è stato affidato all’eliambulanza anche Marco Zambelli, ricoverato alla Poliambulanza di Brescia.
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