Sulla gru per sei ore
di Ubaldo Vallini

E' sceso in cambio di una promessa l'artigiano egiziano di Treviglio che ieri si era arrampicato su una gru a Vestone.


Si chiama Jamal, è un artigiano di 38 anni di origine egiziana e per più di cinque ore ieri ha tenuto i vestonesi col naso all'insù.
Si è arrampicato su una gru alta una trentina di metri minacciando di non scendere fino a quando non gli avessero dato ascolto.
Un gesto disperato che gli è costato una denuncia per procurato allarme.
Per un equivoco.
 
Chi stava di sotto, infatti, proprio non poteva soddisfare la sua richiesta.
Per cercare di distoglierlo dal suo proposito, hanno dovuto intervenire una ventina di Vigili del Fuoco da Vestone, Salò e Brescia, un equipaggio del 118, i carabinieri della locale stazione e quelli della Compagnia di Salò col capitano Luigi Lubello, oltre ad un buon numero di operai e i loro datori di lavoro.
Persino il sindaco.
 
Jamal abita a Treviglio, nella Bergamasca.
La sua storia è una delle tante che di questi tempi affliggono il mondo dell'edilizia: una ditta affida lavori in subappalto ad un'altra ditta che a sua volta appalta ad altri e così via per tre o anche quattro livelli.
Troppo spesso la "filiera" si inceppa: qualcuno non paga e chi sta "sotto" rischia di aver lavorato per niente.
 
Così sembra sia successo anche in questa occasione e Jamal avrebbe lavorato per mesi avanti e indietro fra Treviglio e Vestone ricevendo solamente degli acconti, anche se c'è un'altra versione che parla di lavori contestati e non finiti.
Incertezza anche per la cifra in ballo: Jamal dalla gru parlava di diecimila euro, altri dicono al massimo duemila.
Va a sapere.
 
Quel che è certo è che Jamal si è presentato al cantiere in centro a Vestone ieri mattina, chiedendo soldi a chi invece si era comportato correttamente, cioè pagando il lavoro richiesto.
I responsabili del cantiere hanno cercato di spiegarglielo, ma non c'è stato verso di convincerlo.
Per questo hanno poi dovuto chiamare i carabinieri.

Quando è arrivato il maresciallo Bertelli, Jamal si è infilato nella gru ed è salito fino in cima: «Resto quassù fino a quando non mi date i miei soldi, non pensateci nemmeno di salire a prendermi».
I responsabili del cantiere e i carabinieri ci hanno messo ore per convincerlo a tornare a terra parlando con lui al telefono.

Ad un certo punto è intervenuto anche uno zio materno ed è stata questa, forse, la presenza risolutiva.
Alle 15 e 30, dietro la promessa che qualcuno l'avrebbe pagato e che i carabinieri si sarebbero preoccupati di verificare chi doveva farlo, Jamal è sceso dalla gru.
I carabinieri l'hanno caricato in auto e portato in caserma dove l'hanno trattenuto un paio d'ore.
Non si sa se alla fine gli sia stato dato del denaro oppure no.
Certo si è beccato una bella denuncia. 

 
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