Alessandro Bontempi: «Obiettivo, migliorare la qualità della vita»
di Cesare Fumana

A tre anni dall'inizio del suo mandato di amministratore, Alessandro Bontempi, sindaco di Treviso Bresciano, traccia un bilancio dell'attività svolta.

«Gli abitanti di un piccolo Comune come il nostro non devono essere cittadini di serie B e l’impegno dell’amministrazione comunale è stato rivolto a garantire i servizi fondamentali e al miglioramento della qualità della vita, un obiettivo non ancora del tutto raggiunto in questi tre anni».

Non nasconde le difficoltà di amministrare un piccolo comune montano Alessandro Bontempi, primo cittadino di Treviso Bresciano. A tre anni dall’inizio del suo mandato di giovane sindaco (aveva 28 anni quando è stato eletto), alla sua prima esperienza amministrativa, con una squadra giovane e quasi tutta nuova alla politica, traccia un bilancio dell’attività svolta.

«I primi mesi sono stati dedicati a conoscere la macchina organizzativa comunale – spiega il sindaco –, dove la burocrazia è uguale come se fossimo una grande città, nonostante Treviso Bresciano abbia 560 abitanti».

«Sul fronte dei lavori pubblici l’impegno è stato dedicato innanzitutto agli interventi più necessari come l’asfaltatura di alcune strade comunali e alle piccole manutenzioni urgenti, senza però tralasciare una migliore cura dell’arredo urbano. Sono state sistemate e riverniciate le panchine ed è stato realizzato in località Cariolina un parco giochi attrezzato per i bambini».

L’approvazione del nuovo Pgt, improntato a incentivare il recupero dell’esistente, piuttosto che a concedere aree per nuovi fabbricati, ha consentito diversi interventi, attesi da tempo dai cittadini, sulle abitazioni del paese.

Grazie a un contributo regionale è stato possibile sistemare il teatro comunale sotto le scuole elementari, con nuove porte e la messa a norma degli impianti. Grazie a questo intervento il teatro ha potuto ospitare alcuni gruppi teatrali e incontri pubblici. Fra i progetti ancora allo studio quello di trovare uno spazio per le associazioni di volontariato, il trasferimento della biblioteca in nuovi locali sotto il municipio e l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto della scuola elementare. Quest’ultimo progetto sempre grazie a finanziamenti regionali.

In questi anni è stata creata la consulta giovanile, che si autogestisce e ha organizzato diverse iniziative non solo per i giovani.

Un altro servizio che ha trovato un miglioramento è stato quello della raccolta dei rifiuti, con l’intervento di Aprica che una volta al mese effettua la raccolta di quelli ingombranti e speciali.

«Nel complesso l’esperienza è risultata più dura del previsto – è la considerazione di Bontempi –, anche perché in questi anni i Comuni hanno subito costanti tagli ai trasferimenti. Di conseguenza siamo stati costretti a compiere anche scelte non popolari, ma di questi i cittadini sono consapevoli. Il 90% delle scelte è quasi obbligato, ma non vogliamo dare illusioni. L’impegno è stato rivolto a garantire i servizi fondamentali».

Fra questi, in primis il servizio scolastico, la scuola dell’infanzia e la primaria, il servizio di trasporto scolastico per le medie e le superiori. Altro capitolo importante, anche per il peso nel bilancio comunale è quello dei servizi sociali.

«Ciò che lascia perplessi in questi anni è la mancanza di scelte chiare della politica riguardo ai Comuni: si va avanti a proroghe – afferma Bontempi – Prima viene detto che i Comuni sotto i 1000 abitanti devono sparire, poi si obbliga ad associare i servizi entro il 2013. Serve una decisione chiara».

Non mancano neanche a Treviso Bresciano le grane. L’amministrazione comunale è in causa con un cittadino per la gestione di un ostello ricavato nella ex colonia. La decisione dei giudici è attesa per il prossimo gennaio.

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