Fuori dentro casa, grazie ad Incipit
di red.

Prende il via a C.S.E. Arcobaleno della Cooperativa La Cordata di Roè Volciano un progetto sperimentale per consentire ai ragazzi disabili maggiore indipendenza dalla famiglia.

È a settembre che all’interno del Centro Socio Educativo gestito dalla cooperativa sociale “La Cordataâ€, con sede a Roè Volciano, prenderà il via un progetto nuovo creato con l’intento di offrire momenti di sollievo alle famiglie dei ragazzi che attualmente frequentano il servizio diurno.

Il progetto “Fuori dentro casa†del C.S.E. Arcobaleno rientra all’interno di un progetto molto più vasto denominato Progetto Incipit che vede coinvolti laureandi e neo laureati i quali, giunti al termine del loro percorso di studio, si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro.

Qui entra in scena la Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella la quale, offrendo allo studente un incentivo economico lo incoraggia a trasferire gli esiti dei propri apprendimenti in azioni concrete, spendibili sul territorio stesso all’interno di enti, istituzioni o aziende che operano in esso.

Per quanto concerne il C.S.E. Arcobaleno della Cooperativa La Cordata il progetto è nato dopo aver analizzato alcuni dei bisogni che da tempo le famiglie degli utenti manifestavano: i ragazzi che attualmente frequentano il servizio sono affetti da disabilità medio-grave o medio-lieve tale da non permettere loro di vivere in completa autonomia. Va inoltre aggiunto che molti di loro vivono in famiglie con genitori anziani, altri con un solo genitore o con i propri fratelli, altri ancora vivono presso una comunità alloggio.

Ecco perché il progetto è stato battezzato “Fuori dentro casa†proprio per offrire ai ragazzi ulteriori stimoli con la finalità di sperimentare momenti di vita autonoma in condivisione con altri compagni, il tutto sotto la supervisione di un operatore. Spesso infatti i servizi rivolti alle persone con disabilità hanno, tra gli obiettivi, quello di fornire requisiti utili ad acquisire le abilità necessarie alla gestione della propria quotidianità in completa autonomia.

Questo tipo di utenza, tuttavia, incontra parecchie difficoltà a generalizzare ciò che apprende in un contesto solo diurno, così si è pensato di favorire il potenziamento delle abilità di ogni ragazzo fornendo una soluzione continuativa-abitativa in modo da stimolare maggiormente gli apprendimenti generalizzati.

Inoltre, cosa molto importante, la continuità tra il servizio diurno frequentato ed il servizio offerto dopo la chiusura di esso avvicina l’utente a ciò che può essere definito “contesto comunitarioâ€, consentendo alla persona di sperimentare la vita fuori casa che, talvolta, rappresenta uno dei punti di partenza per un futuro e necessario distacco o per esperienze più continuative in altri contesti comunitari. La tipologia di servizio erogato offre alle famiglie la possibilità di beneficiare di giornate festive e di fine settimana, momenti in cui il servizio diurno è chiuso.

Il progetto è stato pensato per offrire ai ragazzi nuovi spunti: si tratterà dunque di fare gite pomeridiane alla scoperta del nostro territorio oppure cucinare per poi consumare la cena in compagnia permanendo all’interno dei locali del C.S.E. per la notte.

Nonostante il progetto “Fuori dentro casa†sia nato in via sperimentale si auspica il buon esito nell’eventualità di poterlo riproporre anche in futuro.

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