Troppi cinghiali nella Valle del Chiese
Tanti i danni. Se n'č parlato qualche giorno fa a Storo, nel corso di una riunione organizzata dal Comune di Storo che ha delineato il futuro agricolo della Valle del Chiese

 
Titolo della tavola rotonda che ha avuto luogo nell'aula didattica di Agri 90, presente l’assessore Tiziano Mellarini e un centinaio di persone, era «Quale futuro per l’agricoltura della valle del Chiese».

A sollevare la questione cinghiali è stato il sindaco di Prezzo Celestino Boldrini, che ha preannunciato di aver già inoltrato ad assessori e funzionari provinciali una sorta di ultimatum: «Noi abbiamo malghe, pascoli e culture devastate dalla presenza di tanti cinghiali. Se non si interverrà in tempo avremmo delle riserve di cinghiali ma quelli del mio paese dovranno una volta per sempre abbandonare orti, prati e campi».
 
Sulla stessa lunghezza d’onda l’allevatore condinese Renzo Pizzini. «Non è più tempo di parlare ma di intervenire con decisioni rapide e concrete». Mellarini ha preso atto della situazione e ha annunciato che avrebbe portato la questione al vaglio di Dellai e dei colleghi assessori in giunta provinciale.

Poi si è passati ad altro. «Le prospettive in ambito agricolo da queste parti non mancano», ha detto e il sindaco di Storo e patron dei contadini Vigilio Giovanelli, che ha insistito sulla «necessità di vincolare esercizi pubblici e negozi all’utilizzo dei prodotti trentini, spressa compresa».
Tradotto in altre parole Giovanelli ha fatto intendere «che il nostro marchio non va venduto solo all’estero, nelle fiere e nelle borse del turismo, ma anche all’interno e in maniera quotidiana».

Altri (rappresentanti di Praso) hanno sollevato e ipotizzato l’introduzione del part time in agricoltura e altri ancora si sono pronunciati circa il sostentamento non solo di mais e patate ma anche di culture minori (fragole, mirtilli e lamponi), ma nel contempo «di rinsaldare il rapporto con il territorio e il turismo», come andavano ripetendo sia l’assessore al comune di Storo e delegato imbrifero Adriano Malcotti che il noto esercente lodronese del bar caffè Olivia Giancarlo Luzzani.

Malcotti ha anche preannunciato l’eminente realizzazione di un ponte agricolo sul Chiese che dal Polivalente frazionale collegherà l’isola ecologica e l’utilizzo della risorsa idrica a monte di Riccomassimo in modo da utilizzare quella sorgente anche in ambito potabile.
Non ultimo ancora (questione che sta pure a cuore a Massimo Luzzani) la realizzazione lungo il Sorino di un vivaio per la conservazione e salvaguardia del castagno.

Narciso Marini, presidente del mandamento degli artigiani, ha parlato della necessitĂ  di programmazione e certezze.
«Diversamente non si andrà da nessuna parte», ha detto l’imprenditore di Darzo.
 
Fonte: Aldo Pasquazzo dal Corriere del Trentino
 
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