Sospesa sul baratro per più di mezz’ora.
Grandine e pioggia: una 23enne finisce nella scarpata con la vettura, fermata da un ramo.
Mezz’ora nell’auto sospesa nel vuoto Ilaria Tabarelli con il clacson chiede aiuto: salvata dall’intervento dei Vigili del fuoco.


Sospesa sul baratro per più di mezz’ora. Grazie ad un intervento in vero e proprio stile «reality» operato dai Vigili del fuoco di Salò, Ilaria è salva. Protagonista della brutta avventura poi finita bene è una donna di 23 anni che, alla guida della sua automobile, è uscita di strada, finendo in una scarpata e restando in bilico, sostenuta soltanto dalla vegetazione, sul torrente che scorre a fondovalle. Un salvataggio all’ultimo minuto portato a termine con grande professionalità dai Vigili del fuoco del distaccamento di Salò.

Tutto comincia intorno alle 6.30 di ieri. La giovane vobarnese, Ilaria Tabarelli, residente in San Martino di Degagna, sta scendendo con la sua vettura, una utilitaria, una Fiat Punto di colore azzurro, lungo la strada che collega la frazione di montagna con il centro del paese. In quel momento sulla zona sta grandinando violentemente.
Lei è appena uscita di casa. Deve raggiungere il suo posto di lavoro: un supermercato di Vobarno. Decide allora di fare marcia indietro e di trovare riparo di nuovo nella sua abitazione per qualche minuto, in attesa che l’infuriare degli elementi atmosferici, nel frattempo, si plachi. Ma la strada è scivolosa e la visuale è limitata dalla grandine che sferza duramente l’abitacolo dell’auto.

Ilaria perde il controllo dell’automobile. Il mezzo finisce nella vicina scarpata che fiancheggia, sulla destra, la careggiata. Un salto di alcuni metri, ma la vettura viene trattenuta dalla vegetazione: rami ed arbusti che rallentano e poi frenano la sua caduta. L’auto comincia ad ondeggiare paurosamente. Un ramo di alcuni centimetri di diametro trattiene le ruote posteriori: la sua salvezza. La parte anteriore dell’auto è piegata verso il basso. Beccheggia. Dentro, nell’abitacolo, la cintura allacciata, Ilaria è in preda al panico. Chiede aiuto, suona disperatamente il clacson.

È la signora Maria, le cui finestre si affacciano sul torrente, l’unica a sentirla, qualche minuto dopo. «Ho sentito gridare - ci racconta - sono uscita mi sono avvicinata e ho detto alla ragazza di stare calma, di stare tranquilla e ferma, per non muovere l’auto che era in bilico. Ho chiamato subito il 118».

Pochi minuti e sul posto arrivano un’ambulanza dell’Associazione nazionale carabinieri che ha sede a Vobarno e due pattuglie dei Vigili del fuoco effettivi e volontari coordinati dal caposquadra Marco Granara. «Abbiamo agganciato il cavo d’acciaio alla vettura - racconta questi - così che non ci fosse più il rischio che scivolasse e poi abbiamo estratto la conducente e sollevato l’auto. Pioveva a dirotto. È stato un intervento molto impegnativo ma abbiamo fatto del nostro meglio e ce l’abbiamo fatta».

Paola Pasini dal Giornale di Brescia
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