Prevosto e fotografo
di val.

Aperta fino al 26 agosto a Bagolino una mostra degli scatti di Donar, accompagnati dai versi dello scomparso Terenzio Formenti.

 
E' difficile "inquadrare" un'anima e scattare un'istantanea che ne racchiuda l'essenza?
E chi può farlo meglio di un prete?
Sarà per questo che don Arturo Viani, prevosto a Bagolino, oltre che occuparsi di pecorelle più o meno smarrite, da decenni si diletta con la macchina fotografica.
 
E lo fa piuttosto bene.
Tanto che l'associazione LiberArs presieduta da Lino Scalvini gli l'ha chiesto di mettere in mostra gli scatti fotografici più significativi fra quelli che negli ultimi vent'anni son diventati copertine del periodico "Di Più", il giornalino parrocchiale.
 
Ci sono paesaggi originali ripresi nel centro storico di Bagolino e nelle malghe di montagna, ma soprattutto volti di anziani che si sono lasciati fotografare e che nel loro sguardo possono denotare gioia o sofferenza, ma sempre grande fiducia nella vita: volti rugosi segnati dal tempo, ma felice e forti.
 
Scatti che ripercorrono la vita della comunità, arricchiti uno per uno dalle poesie di Terenzio Formenti, bagosso, ma farmacista e psicoterapeuta in città, scomparso nel 2009.
L'originale esposizione, che ha preso il titolo "Donar Di Più" è aperta tutti i giorni nella chiesa di San Lorenzo dalle 16 alle 19 e 30, nei giorni festivi anche dalle 10 alle 12. Fino al 26 agosto.
 
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