«Non crediamo che il 2012 potrà essere diverso dagli anni che l’hanno preceduto ed ogni giorno sarà indispensabile spendersi per studiare una modifica ad un prodotto, dedicarsi alle nuove richieste di un cliente, organizzare meglio un reparto o ponderare attentamente l’opportunità di un investimento».

Così Giovanni Soncina, presidente della Omsi Trasmissioni di Roè Volciano, sintetizza ai soci quel che li attende. Soncina indica una «normale» agenda annuale di lavoro ma con ciò dichiarando una sostanziale tranquillità sulle prospettive dell’esercizio. Che di questi tempi non è cosa trascurabile.

Omsi Trasmissioni spa (153 addetti) Si conferma azienda in crescita, capace di presidiare quella interessante nicchia di mercato costituita dalle prese di forza e dalle trasmissioni meccaniche ed idrostatiche. Il settore,ad evitare possibili equivoci, resta quello della meccanica, in generale dell’automotive realizzando componenti che vengono applicati a motori utilizzati (ad esempio) per spurgare pozzi, pompe di calcestruzzo, veicoli antincendio, spazzatrici, lavastrade. E poi assali e cambi per macchine agricole e industriali e trasmissioni adibite alla manutenzione di linee ferroviarie.

I ricavi 2011 passano a 52 milioni (40,5 l’anno prima). L’utile netto finale è stato pari a 4,9 milioni (3,3 milioni) dopo tasse per 4 milioni, ammortamenti per 3,8 milioni (2 milioni). Debiti bancari praticamente assenti e quindi un saldo finanziario positivo per oltre 600mila euro.

La società bresciana ha una controllata a Twinsburg (nell’Ohio, Usa) che ha registrato ricavi per 8 milioni e un utile di 1,4 milioni e una controllata a Shanghai (ricavi per 1,8 milioni e piccolo utile) che ha da poco avviato le operazioni commerciali su quel mercato dal quale Giovanni Soncina si aspetta positivi prossimi riscontri.

Dal Giornale di Brescia