Tanti amici si sono voluti unire ieri agli alpini di Gavardo per la tradizionale festa estiva sul Monte Tesio. Quest’anno c’era una ricorrenza speciale da festeggiare: il quarantesimo di fondazione della chiesetta alpina. Per questo tanti gavardesi, ma non solo, si sono portati sulla montagna di casa, complice anche una bella giornata di sole, alla ricerca pure di un po’ di refrigerio.

L’avvio della cerimonia è stato segnato dall’alzabandiera, con l’inno nazionale intonato dalla fanfara alpina “Valchiese” di Gavardo, a cui è seguita la messa celebrata da mons. Cesare Polvara, provicario generale della Diocesi, di origini gavardesi, affiancato dal parroco don Giacomo. Ispirandosi al contesto naturale dei boschi che circondano il parco e la chiesetta alpina, monsignor Polvara ha invitato gli alpini e tutti i presenti al rispetto dell’ambiente, dono del Creatore, ricordando anche l’impegno nella solidarietà delle penne nere.

Al termine della funzione, il capogruppo Dario Candido ha portato i suoi saluti ai presenti e alle autorità intervenute per festeggiare il quarantesimo della chiesetta. Ha poi invitato Gigi Bendotti, a lungo suo predecessore alla guida delle penne nere gavardesi e memoria storica del gruppo, a ricordare le motivazioni che portarono all’edificazione della cappella. L’iniziativa partì dal generale Giuseppe Giacobinelli, figura di spicco del secondo dopoguerra del sodalizio, per celebrare il centenario della fondazione del corpo degli Alpini. Bendotti ha letto alcune righe della lettere che il generale lasciò al gruppo e con commozione ha ricordato quanti si adoperarono quarant’anni fa nella sua costruzione.

Con la festa di ieri si concludono i festeggiamenti per i quarantesimo, iniziati due sabati fa con un concerto di canti alpini del coro “La Faita”.