L'assemblea pubblica conferma il no
di red.

Anche dall'assemblea pubblica di ieri l'avallo della popolazione al no dell'amministrazione comunale di Anfo al nuovo accordo di programma.

 

Non sono stati molti i cittadini che hanno accolto l’invito di partecipare all’assemblea pubblica convocata nel pomeriggio di ieri dall’amministrazione comunale di Anfo per discutere del nuovo accordo proposto dalla Regione.

La maggior parte però ha avallato la contrarietà alla firma degli amministratori.
Le ragioni del no sono state espresse dall’assessore con delega al lago Gianfranco Seccamani: «La nostra intenzione è di non firmare – viene riportato da Bresciaoggi – perchè le opere così come sono state previste dal nuovo progetto definitivo non garantiscono affatto la naturalità del lago. Anzi: il piano è stato modificato in modo peggiorativo, togliendo la soglia davanti alla galleria ed evidenziando in modo palese l´intenzione iniziale di trasformare il lago in una diga artificiale con un´escursione già programmata dei livelli, insita nelle opere stesse, di 3,25 metri. Non sarebbe la firma di un accordo, ma di una vera e propria sottomissione».

Dall’11 giugno, data della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del nuovo progetto, ci sono 60 giorni per proporre modifiche e l’amministrazione ha già pronto un proprio documento.
Il Comune sosterrà solo una proposta progettuale o una regola che parlino di una escursione tra un massimo di 368,50 metri e un minimo di 367,20; e che i celebri fondi di compensazione (oltre 10 milioni) dovrebbero essere destinati al lago e non a operazioni di facciata. Tre le proposte: la continuazione del collettore tra Anfo e Caffaro, l´acquisto di un battello per la raccolta delle alghe e il ripopolamento ittico.

«Ci siederemo ancora con la Regione - ha aggiunto Seccamani - solo quando vorranno parlare di regola. Continuano a dire che le opere le possono fare anche senza il nostro consenso: non capisco perchè continuino a chiedercelo»

Fonte Bresciaoggi

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