Il Comune acquista l'ex sede del Cap
Da pochi giorni l’amministrazione comunale di Gavardo ha firmato un preliminare per l’acquisto dell’immobile del Consorzio lombardo-veneto di via Quarena.

Da alcuni mesi a Gavardo si parla ampiamente dell’intenzione del Comune di acquisire un nuovo e ampio spazio da utilizzare come sede di organismi e servizi pubblici.

A «certificarla» c’erano i circa 900 mila euro inseriti nel bilancio di previsione 2007, approvato a fine marzo dal consiglio comunale.

E proprio in quella occasione era emersa la volontà di rilevare la vecchia sede del Consorzio agrario di via Giovanni Quarena.

Una struttura dalle dimensioni importanti: circa 700 metri quadrati di locali distribuiti su due piani e circondati da un migliaio di metri quadri di cortile, per un costo totale che coincide col milione scarso di euro stanziato.

Da pochi giorni, quella intenzione è diventata ufficiale, perchè l’amministrazione ha firmato un preliminare d’acquisto coi titolari dell’immobile, i proprietari del Consorzio lombardo-veneto.

Entro la fine di settembre dovrà essere effettuato il rogito per il definitivo passaggio di proprietà, ma vale comunque la pena di sottolineare già adesso il buon affare che il Comune sta concludendo, dato che attorno alla struttura, inattiva dallo scorso anno, iniziavano a muoversi diversi interessi anche speculativi.

Ora bisogna iniziare a pensare a come utilizzare al meglio lo stabile. In realtà le idee ci sono già, ma è necessario valutarne attentamente la fattibilità e i costi. Il progetto iniziale prevedeva di sfruttare almeno 300 metri come nuova sede per la polizia locale, attualmente costretta in soli 120 metri quadri al piano terra del municipio.

Il responsabile degli agenti, Enrico Masi ha più volte sottolineato la necessità di spostare il comando in uno spazio più ampio, adatto ad accogliere dieci poliziotti, più sicuro e funzionale sia per il personale dipendente, sia per gli utenti.

Ecco perchè inizialmente si era pensato di intestare l’immobile all’Unione dei comuni del Medio Chiese (Gavardo e Muscoline), «gestore» della polizia locale. In seguito è però emerso un problema non previsto: il contributo regionale a fondo perduto che si voleva utilizzare è in realtà irrisorio, e quindi bisognerà fare le debite valutazioni sui costi.

Luca Cortini
Da Bresciaoggi
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