Un piano del welfare per rispondere ai bisogni
di Cesare Fumana

L'amministrazione comunale di Gavardo conferma gli stanziamenti al settore sociale ponendo attenzione a creare una rete fra le diverse realtŕ presenti sul territorio.

Da Piano Socio Assistenziale a Piano dei servizi alla persona e alla famiglia - piano del welfare. Non è solo un cambio di nome quello del documento approvato dal consiglio comunale di Gavardo su proposta dell’amministrazione, ma un’ottica diversa di rispondere ai bisogni delle persone e delle famiglie.

“Come dettato dalle direttive Socio Sanitarie ai vari livelli – precisa l’assessore ai Servizi alla Persona e alla Famiglia, Alessandro Salvadori - l’obiettivo è quello di ricercare quelle condizioni che mettano la persona e la famiglia nelle condizioni di vivere in uno stato di benessere. Questo stato non più raggiungibile grazie ad un intervento assistenzialista, attento solo all’offerta di servizi e che si è rivelato spesso fine a se stesso e incapace a far fronte alle continue necessità, ora maggiormente evidenziate dall’attuale crisi finanziario economica che sta avendo risvolti negativi a caduta su ogni settore e sistema, ma un nuovo welfare che rivolge la sua attenzione alla domanda e alla necessità, per creare tutti i presupposti e le condizioni per mettere ogni singola persona, con le sue peculiarità le sue capacità di prevenire o lasciare una situazione di disagio”.

In concreto ciò vuol dire creare un rapporto di rete fra le diverse realtà presenti sul territorio (livelli superiori dell’amministrazione pubblica, sanità, terzo settore, volontariato, ecc.), in modo da stabilire rapporti sinergici in grado di rispondere con efficienza ed efficacia ai bisogni.

“Questo è stato il lavoro portato avanti con impegno in questi anni – prosegue Salvadori – che abbiamo voluto inserire nel nuovo piano del welfare”.

“Per quanto riguarda le risorse messe a disposizione – fa osservare l’assessore – abbiamo confermato quelle dello scorso anno, un milione e centomila euro, confermando anche tutti i servizi ormai consolidati e aggiungendone anche di nuovi”.

Il Piano quindi conferma tutti i servizi per le diverse fasce d’età (infanzia, adolescenza, famiglie, anziani), all’area della disabilità e della non autosufficienza, alla quale si aggiunge un impegno maggiore per le famiglie in condizione di disagio economico a causa della crisi.
Per questo sono stati attivati 30 voucher lavoro promossi dalla Provincia, è stata stipulata una convenzione con Vallesabbia Solidale per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, e presto sarà attivata una collaborazione con la Casa di riposo che metterà a disposizione dieci pasti giornalieri per famiglie in difficoltà.
Su questo fronte il settore Servizi sociali del Comune collabora anche con le Caritas parrocchiali e al “Banco alimentare Bennet” grazie alla preziosa collaborazione dell’Associazione Volontari Gavardesi.

Fra le nuove iniziative grande importanza è stata data al progetto Caffè Alzheimer realizzato in collaborazione con la coop Esedra del gruppo La Cordata e con la Casa di Riposo “La Memoria”, rivolto a quanti vivono il problema dell’Alzheimer o della demenza senile, studiato su misura di ogni utente e di ogni famiglia coinvolta per cercare di creare situazioni di sollievo mirate.

Si passa poi per l’estensione al giorno del sabato del servizio consegna pasti a domicilio grazie alla collaborazione del neonato gruppo di Protezione civile, che si affiancandosi così al lavoro dell’Associazione Volontari Gavardesi che li consegna durante gli altri giorni della settimana.

Sul fronte dei minore e delle famiglie preziosa è la collaborazione con l’Age che mette in rete diverse realtà e porta avanti con successo progetti di formazione.

“Nell’area minori – osserva Salvadori – ci tengo a sottolineare il servizio nido, che dal settembre scorso è stato assorbito dalla Scuola Materna Quarena per la realizzazione così del Polo dell’Infanzia. Con piacere dopo questi primi mesi di avviamento ci sentiamo di poter sostenere a gran voce che la scelta della fusione è stata azzeccatissima soprattutto per la qualità del servizio, che si sta offrendo alle famiglie gavardesi”.

Graditissimo è stato il miniciclo di quattro gite culturali alle città lombarde, organizzato in collaborazione con la Pro Loco del Chiese e rivolto essenzialmente agli ultra sessantacinquenni.

Sempre tramite la Pro Loco, l’organizzazione in via sperimentale del soggiorno al mare a Torre Pedrera di Rimini per i ragazzi dalla quinta primaria alla terza media, un servizio estivo che si aggiunge al Cred del Monticello.

Il documento si conclude con i capitoli dedicati al volontariato e all’edilizia residenziale pubblica con particolare riferimento alle convenzioni stipulate con Aler in merito alla gestione degli alloggi comunali.

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