L'uomo dall'eterno sorriso
di val.

Gli Artiglieri di Prevalle questo pomeriggio posizioneranno al loro monumento una lapide in memoria di Giovanni Giacomini.

 
«Quel monumento l’ha voluto soprattutto lui, ci pare giusto che venga ricordato».
In estrema sintesi, con le parole di Giovanni Zamboni, l’intendimento degli Artiglieri di Prevalle che questo pomeriggio alle 14 si presenteranno davanti al “loro” monumento per ricordare Giovanni Giacomini, “Penòt” per tutti, che se n’è andato ad aprile lasciando nel sodalizio un vuoto difficile da colmare.
 
“Uomo dell’eterno sorriso” così era stato definito e così lo vogliono ricordare gli amici più stretti.
Giacomini ha sempre svolto con passione e con impegno il suo lavoro di agricoltore e non ha mai lesinato tempo e mezzi a favore della comunità. Era a disposizione della parrocchia, o di chi ne chiedeva i servigi, e sempre con l’entusiasmo e la giovialità che lo caratterizzava.
 
Per diversi anni, nel ruolo di vicepresidente, ha dato vitalità al sodalizio locale degli Artiglieri, una trentina di soci, affiliato a quello di Gavardo.
Tutti ricordano Giacomini come fiero artefice dell’operazione che ha portato alla realizzazione del monumento agli Artiglieri, che dal maggio del 2009 fa bella mostra di sé all’incrocio tra le vie don Ambrosini e degli Alpini.
 
Da oggi l’opera commemorativa verrà arricchita di una lapide in marmo picchiettato col martello, perchè sia chiaro a tutti che Giovanni Giacomini, più di tutti quanti, è stato lì.
 
In foto:
- Il monumento agli Artiglieri di Prevalle
- Giovanni Giacomini
 
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