Prima il «truco» poi il cinghiale
di c.f.

Una quarantina di valliesi si sono sfidati al gioco delle carte importato dall'Argentina, festeggiando poi a una cena a base di carne di cinghiale in tutte le salse.

 

C’è un detto a Vallio Terme, mutuato anche una canzone popolare, che esprime bene il carattere festaiolo dei suoi abitanti: “E a Vai l’è sempèr festa!”. Tanto per non smentirsi, una quarantina di amici sabato scorso si sono dati appuntamento presso il fienile di “Dösëss” per intavolare una “24 ore di truco”, un gioco con le carte molto popolare in quel di Vallio, importato all’inizio del secolo scorso dagli emigrati di ritorno dall’Argentina, e diffuso in poche altre zone d’Italia.

Il torneo, per la cronaca, è stato vinto da Andrea Nolli, detto “Basca”, valliese giramondo che ha trovato dimora in Costa Rica, tornato in questi giorni nel paese natale in visita a parenti e amici.

Non poteva mancare per l’occasione una cena speciale, alla quale si sono unite un’altra decina di persone. Per spezzare la disfida a carte, proseguite fino a notte fonda, sono stati preparati dei piatti a base di cinghiale, serviti in diversi modi. Gli ungulati sono stati gentilmente offerti dai cacciatori valliesi.

Proseguendo con la goliardia, ad alcuni partecipanti Gabriele Ferandi, fra i promotori dell’evento, ha consegnato una tessera che invece del nome del concorrente aveva rappresentato il soprannome, di cui sono muniti quasi tutti i valliesi: “Paserì”, “Pàtena”, “Recia”, “Bongi”, “Cinghialone”, tanto per fare qualche esempio.

Fra una partita a carte e una bevuta, si è andati avanti fino a notte fonda fino alla proclamazione del vincitore.

In foto:
. il gruppo dei giocatori di “truco”
. sfida a carte
. Andrea Nolli detto Basca, vincitore del torneo

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