Una prima scossa si è verificata alle 4:04 del mattino ed è durata circa 15 secondi.
La sua intensità è stata di magnitudo 6.3, con epicentro a 40 Km a nord di Bologna con ipocentro a 10 chilometri di profondità.
La scossa seguente si è verificata alle 4:08 ed ha avuto durata e intensità minori.

 

Ore 5:00

Ancora non sono stati segnalati danni a cose o persone, proseguono però gli accertamenti.

 

Ore 5:03

Altra scossa, di minore intensità.

A questo punto si può proprio parlare di sciame sismico, visto che nella Pianura Padana, fa l'Emilia e il Veneto, le prime scosse sono state avvertite a partire dall'una.

 

Col passare delle ore si aggrava l'esito del forte terremoto che ha colpito soprattutto l'emilia Romagna.

L'epicentro sarebbe stato San Felice suil Panaro, nel Modenese e a causa dei crolli ci sarebbero già quattro morti.

Un operaio marocchino di 29 anni ha perso la vita nel crollo di un capannone nella zona di Bondeno, nel Ferrarese, colpito alla testa da una trave.
Altre due persone sono morte a Sant'Agostino, per il crollo del tetto di una fabbrica di ceramica: le vittime avrebbero terminato il loro turno di lavoro alle 6.

La quarta vittime nel Bolognese, una donna di 37 anni colta da malore, probabilmente per lo spavento.

 

Sempre a Sant'Agostino è anche andato giù un campanile.

A San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, è crollata la torre della rocca.

Un'altra torre è andata giù a Finale Emilia, dove è stata evacuata anche una casa per anziani.

 

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Altri morti, altre macerie.

E' la storia di tutti i terremoti.

Nel pomeriggio la conta delle vittime è arrivata a sei, cosa che statisticamente esclude il fenomeno avvenuto la scorsa notte dagli eventi di maggior entità. Cioè è destinato ad essere dimenticato alla svelta.

Certo non da chi lo ha vissuto.

E' successo anche col terremoto valsabbino e gardesano.

E' la legge cruda dei numeri.

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Domenica, 15:20, nuova scossa.