Scatti di memoria
di Aldo Vaglia

Le immagini dell'archivio Negri fanno parte della mostra fotografica "L'identitŕ riflessa" che il Comune di Vestone organizza nella sala "Moroni"


L’imponente portale in pietra nera, il pilastro centrale in marmo su cui gravita una volta a crociera, sono l’indizio che quella era, l’entrata principale del palazzo municipale, il resto del corpo con relativo porticato è facilmente di epoca posteriore.
Nella stanza, prima deposito, recuperata ad attivitĂ  artistiche, sono in esposizione ricercate fotografie, di inizi del 900, del lago e della valle.
 
La mostra è stata aperta il 12 e sarà visibile tutti i giorni, eccetto il giovedì, fino al 27 di maggio, con orario continuato.
La porta che collega il caffè Nazionale con la stanza consente la sua fruibilità in tutte le ore di apertura del bar.

La sala, prende il nome dall’antico gestore, pittore dilettante, Moroni.
I suoi quadri miniature del più famoso Togni hanno decorato le pareti per lungo tempo, ma la grande opera, che campeggiava su tutte e dava al caffè, punto di ritrovo della cultura paesana, una sua originalità, era il “Giorgio”; caratteristica macchietta vestonese, dipinto con i suoi calzoni una spanna sopra la caviglia e con il calice in mano.

Le testimonianze fotografiche, gli scorci di Crone e Lemprato, oltre alla piacevolezza artistica, sono dei documenti che attestano quanto territorio è stato strappato al lago e ci inducono a fare alcune riflessioni sulla”querelle” idrense.
 
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