La mia Valle, proposta politica del PD.
Societŕ pubbliche di Valle nel mirino: pessimi la gestione e i risultati secondo il Pd, che critica e poi propone azioni di «buona politica».


La sala del Municipio di Villanuova era gremita oltre ogni previsione lunedì 7 maggio per un confronto e una discussione aperta sulla realtà locale della Vallesabbia.
Tema e titolo: “La mia Valle, proposta politica del PD”.
Una iniziativa promossa dal  coordinamento dei Circoli del PD di Vallesabbia che ha voluto mettere a fuoco alcuni punti cruciali per il presente e per il futuro della politica amministrativa in Valle.
A cominciare dalla situazione delle due SocietĂ  Pubbliche che fanno capo alla comunitĂ  di Vallesabbia e ai comuni di un territorio che va da Bagolino fino a Botticino trattando di servizi al cittadino.
 
Le lucide presentazioni dello stato e delle prospettive a cura di Aurelio Bizioli e poi ancora di Claudio Gaudiosi hanno chiarito ai molti presenti il ruolo e gli spazi in cui si gioca la partita delle due società: Secoval (l’azienda che si occupa di tributi locali, di sistema informativo territoriale e di informatica per le pubbliche amministrazioni) e Vallesabbia Solidale (azienda che si occupa di servizi socio assistenziali in capo ai comuni e alla comunità montana) sono il frutto di una strategia perseguita in Valle sin dagli anni ’80 con un’azione che ha saputo unire lucida intraprendenza politica e una spiccata vocazione solidaristica tra i comuni.
 
La storia della politica in valle ricordata e rivendicata da Gianantonio Girelli ha visto nascere Secoval e Vallesabbia Solidale come soggetti pubblici in grado di avvicinare anche i comuni piĂą piccoli e i loro cittadini a servizi essenziali.
Così è stato per la gestione dei tributi locali e per il sistema informativo territoriale integrato con i procedimenti catastali che ha portato Secoval a livelli di eccellenza.
Non è stato il frutto di astute manovre per aggirare lacci e lacciuoli alle amministrazioni riguardo le assunzioni di personale o i vincoli di bilancio che ha spinto alla creazione di soggetti collaterali a Comuni e Comunità. Nel caso della Vallesabbia si è trattato di avviare una realtà benefica per i comuni e volano per servizi e iniziative di pubblica utilità.
 
Altrettanto si può dire per Vallesabbia Solidale, capace di costruire una rete di soggetti sociali e che ha portato il distretto valsabbino a dotarsi di un innovativo Piano di Zona e a realizzare un’efficace azione in ambito socio-assistenziale.
Due esempi di sinergia e di efficienza ispirate ad una politica solidale ma pragmatica che nemmeno certa imperante voglia di “privatizzare” o di demonizzare le pubbliche istituzioni ha mai scalfito.
Con queste premesse, tuttavia, lo sguardo al presente ha messo in luce la realtà gravemente deteriorata delle due Società pubbliche che sono oggi di fronte a passaggi importanti ma la cui gestione e soprattutto l’azione si è drammaticamente impoverita.
 
Da Carlo Panzera, sindaco di Vobarno, a diversi altri amministratori è stato evidenziato il quadro talvolta disarmante delle due società pubbliche.
La prima, Secoval, ad un passo dal ridimensionare il proprio assetto patrimoniale (cospicuo) fatto di azioni A2A (già azioni ASM acquisite attraverso Valgas) che la vedrà “smagrire” di oltre due milioni di euro (!!).
Una perdita secca e gravissima che brucerĂ  un patrimonio pregresso quasi nel silenzio della maggioranza di centrodestra al governo nella ComunitĂ  di Vallesabbia.
 
Il riassetto di Secoval con questa operazione straordinariamente pesante nel disperdere soldi pubblici (un tempo faticosamente investiti in una realtà operativa efficiente) fa il paio con la perdita di competitività della stessa in virtù di una gestione che non si è esitato a definire “personalistica” da parte del maggiore azionista (Comunità Montana) nelle vesti del suo Presidente.
Una gestione che ha impoverito capacitĂ  e competenze per trasformarla, non di rado, in ricettacolo di risorse umane che dovevano essere allontanate da comuni e comunitĂ .
 
La seconda, Vallesabbia Solidale, egualmente svuotata di un ruolo efficace nelle politiche sociosanitarie sul territorio, è stata oggetto di critiche pesanti per non essere più in grado di garantire servizi a costi convenienti o addirittura di praticarne di differenti a seconda delle diverse realtà.
Il ricorso a costose consulenze e i tentativi di affidamenti poco trasparenti sono stati oggetto di critiche anche durante i lavori assembleari.
In entrambi i casi la gestione del socio di maggioranza e degli amministratori che oggi governano in ComunitĂ  rischia di portare allo sfinimento una realtĂ  che dovrebbe reggere il peso di servizi essenziali alla persona.
 
Gli amministratori PD dei comuni di Valle hanno espresso valutazioni unanimi sulla pessima gestione politica delle due società, sulla persistente pochezza di idee, di strategie, e financo di impegno e presenza nel governare le politiche della comunità – alla faccia dei giudizi lusinghieri delle inchieste di G.A.Stella sul “Corriere della Sera” il cui sguardo sulle due aziende pubbliche è stato invocato.
 
Alla preoccupazione ed alla critica non è mancata una chiara indicazione d’intenti che sarà oggetto di ulteriori precisazioni e indicazioni ma che, in sintesi, appare in linea con l’azione “storica” delle passate amministrazioni in comunità e degli amministratori PD.
- Le societĂ  pubbliche hanno ancora ragione di essere erogatrici di servizi per i comuni e per i cittadini perseguendo efficienza e sinergie con intraprendenza, vanno sostenute.
- La loro gestione deve essere ispirata a democrazia interna e non a clientelismo, in Valle si deve invertire la rotta.
- Chi amministra deve farsi garante del buon uso dei soldi pubblici con trasparenza e attraverso il confronto delle idee e delle strategie, non solo con la ratifica di soluzioni improvvisate, tutti gli amministratori sono chiamati ad un impegno maggiore e ad un esercizio responsabile del potere di controllo e di proposta.
 
Il nuovo riassetto di Secoval che sarà portato all’attenzione delle amministrazioni locali di Valle a breve prevede, oltre a certificare la consistente perdita, di ridistribuire le quote di adesione, in un quadro di azione tardiva e per nulla lungimirante.
L’impegno e l’attenzione che i circoli del Partito Democratico hanno sottoscritto è quello, al contrario, di rilanciare e di ridefinire la strategia dei servizi pubblici in Valle perché i cittadini sappiano come sono gestiti e spesi i loro soldi e perché i comuni abbiano la possibilità di attingere a società di cui sono attori protagonisti oltre che fruitori e beneficiari.
 
Circolo PD di Prevalle

 
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