L'autonomia del Marco
di val.

Disposto ad imparare, ma con le idee già ben chiare. Provaglio ha dato fiducia a Marco Venturini e lui ce la metterà tutta.

 
Riuscirà il giovane sindaco ad operare scelte in autonomia?
Oppure subirà l’influenza di quello uscente che, impossibilitato ad essere rieletto, è rimasto lì a fargli da assessore oltre che da presidente in Comunità montana?
A Provaglio Valsabbia, il giorno dopo del responso elettorale il tema è questo.
 
Lui, Marco Venturini, 28 anni che a guardarlo ne potrebbe avere anche 10 di meno, se l’aspettava.
E pare non avere poi tanta fretta di dimostrare il contrario: «Anzi, il fatto di avere con me persone capaci e di esperienza mi tranquillizza – ci dice -. Vorreste forse che di punto in bianco mi mettessi a voler fare tutto di testa mia? In quel modo finirei col dimostrare soprattutto tanta presunzione».
 
Guai però a scambiare la sua disponibilità ad imparare da chi ne sa di più per remissività.
Venturini è giovane, ma già da dieci anni è lui in prima persona ad occuparsi del fiore all’occhiello degli spazi pubblici di Provaglio: il Centro sportivo di Arveaco.
Gli ultimi cinque anche nel ruolo di assessore allo Sport.
Lì si è fatto le ossa e lì si è guadagnato la stima dei compaesani.
 
E poi, zitto zitto, in realtà si è già messo all’opera: «Occorrerà individuare qualcuno che mi sostituisca con lo sport perché da sindaco non potrò più occuparmene, certo non a quei ritmi – ci dice -. Per la scuola con la Angiolina siamo a cavallo, che non le scappa niente. Per i rapporti con le associazioni nessuno è meglio di Michele, che è già a capo della Protezione Civile...».
 
Insomma: è il primo giorno da sindaco e già Marco sta mettendo le cose a posto: «Penso che faremo il primo Consiglio la prossima settimana – taglia corto -. Per allora credo avrò delineato meglio come affrontare questa avventura».
 
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