Trent’anni fa finiva alle 13.52 sulla pista di Zolder, in Belgio, la vita di Gilles Villeneuve. La sua Ferrari si trasformò nel volgere di un attimo fatale da un veicolo di sogni a un ammasso di lamiere accartocciate, mentre il 32enne pilota canadese veniva sbalzato fuori dall’abitacolo in un volo di 50 metri che lo uccise.

 

Erano le prove del Gran Premio del Belgio e Villeneuve stava affrontando l’ultimo giro prima di rientrare ai box, quando la March numero 17 di Jochen Mass si spostò a destra per farlo passare: lo stesso pensiero che ebbe Gilles Villeneuve, con un sorpasso che non avvenne mai.

 

Ora, a trent’anni da quel tragico evento una mostra lo ricorderà fino al prossimo 10 giugno: s’intitola “Gilles Villeneuve, un uomo nella leggenda”, l’esposizione dedicata all’inossidabile mito della Formula 1.

 

Allestita al Foro Boario di Modena, l’esibizione è un omaggio della 13° “Modena Terra di motori” e proprio oggi alle ore 18 ci sarà il taglio del nastro da parte della moglie Joanna Barthe Villeneuve e della figlia Melanie, pronta a eseguire al pianoforte “Father”, canzone composta col fratello Jacques quando avevano rispettivamente 16 e 18 anni.

 

Una mostra che espone tute, caschi, parti delle auto e monoposto intere (come la Ferrari 312T4 del 1979), gigantografie, poster di Gilles Villeneuve, oltre a proporre filmati e interviste inedite.

 

E nella stanza “Zolder 8 maggio 1982” c’è uno spazio interamente dedicato al Gran Premio del Belgio, la gara che Gilles Villeneuve non corse mai: accanto alla scocca di una monoposto identica a quella che guidò quell’anno ci sono alcuni pezzi recuperati dopo il tragico incidente, il volante, una gomma, l’alettone, il musetto.

 

Frammenti di quel bolide che aveva alla guida un mordace canadese, capace di entrare nel cuore degli appassionati dal 1977 al 1982, in soli cinque anni di Formula 1.

 

La mostra è aperta al polo espositivo del Foro Boario di Modena (via Nonantola 2) fino al 10 giugno dal martedì al giovedì (15.30/19.30) e da venerdì a domenica (9.30/13.30 e 15.30/19.30). Ingresso 5 euro.