Oltre alla beffa il danno
di val.

Il magazzino che i volontari di "Sentieri attrezzati" avevano a disposizione fra gli stabili della Rocca d'Anfo č stato saccheggiato.

 
Non bastasse il divieto ad entrarci, nei giorni scorsi ai volontari dei “Sentieri Attrezzati di Idro” hanno portato via anche l’equipaggiamento. Se n’è accorto giovedì mattina il benzinaio, uno dei volontari più attivi, che quando porta in giro gas e gasolio con la sua piccola autocisterna non manca di dare un’occhiata ai cancelli della “loro” Rocca.
La pesante catena che tiene serrato quello grande che dĂ  sulla strada era stata troncata.
 
Così è scattato l’allarme. Dopo aver avvisato il sindaco e con le dovute precauzioni, coinvolti anche i Carabinieri di Idro al comando del maresciallo Luigi La Rovere, i volontari sono entrati negli spazi di pertinenza demaniale della Rocca d’Anfo per verificare che tutto fosse a posto.
Bene la Caserma Zanardelli, l’edificio più basso che ospita i materiali di altre associazioni, bene il museo che l’anno scorso avrebbero voluto inaugurare, anche quello ospitato in una palazzina vicina alla strada Provinciale e ben protetto da un sistema d’allarme.
 
Male un po’ più su, alla Batteria “Venezia”, dove i “nostri” tenevano l’attrezzatura che fino all’anno scorso ha permesso loro di gestire in sicurezza, puliti e in ordine chilometri di camminamenti, sui quali accompagnare turisti a migliaia.
Qui i volontari si sono trovati di fronte a lucchetti tagliati e disordine diffuso, al furto di un generatore, motoseghe, soffiatore, cesoie e accette.
Violata persino la cassetta del Pronto soccorso, con cerotti e garze che sono stati ritrovati sparsi un po’ più in là, come se qualcuno dei ladri avesse dovuto utilizzarli.
 
Forse qualcuno si è fatto male.
Quest’ultima ipotesi spiegherebbe anche il motivo per cui sono rimasti in loco alcuni decespugliatori, come se ad un certo punto i ladri avessero deciso di andarsene via alla svelta.
 
Il furto sarebbe avvenuto in occasione del ponte del Primo Maggio, perché alla fine di aprile la catena del cancello principale era intatta.
«Ci hanno portato via materiali per meno di tremila euro – ha confermato Sergio Rizzardi, animatore del gruppo -. Il danno più forte però l’abbiamo ricevuto nel morale, che era già abbastanza a terra».
 
Il buon Sergio si riferisce al fatto che i volontari di “Sentieri Attrezzati” erano già parecchio scoraggiati prima: «Abbiamo fatto tanto per poterci portare i turisti nella Rocca... e dal 5 luglio dello scorso anno, per i noti problemi legati alla sicurezza, non abbiamo più potuto farlo – ci dice un po’ abbacchiato -. A questo aggiungete che dal primo gennaio di quest’anno abbiamo ricevuto la diffida da parte del Demanio dall’entrare anche solo per tenere in ordine. Se andrà avanti così ancora qualche mese per noi significherà anni di lavoro buttati alle ortiche».
 
E per la valle Sabbia un’occasione persa sulla strada del rilancio turistico.
Quella di ieri, insomma, per il sodalizio di Idro è stata una legnata su un corpo già parecchio dolorante.
 
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