Mi scusi, tanto per capire...
C’č curiositŕ attorno ai progetti di ampliamento dell’ospedale «La memoria» di Gavardo, ma c’č anche difficoltŕ a ben comprendere la reale portata dell’intervento.
Quattro domande del Gattopardo al dottor Dalfini.


C’è curiosità attorno ai progetti di ampliamento dell’ospedale «La memoria» di Gavardo, ma c’è anche difficoltà a ben comprendere la reale portata dell’intervento.
Per conto del periodico gavardese “Il Gattopardo”, Luca Cortini ha posto alcune domande al dottor Lucio Dalfini, responsabile del presidio di Gavardo-Salò.

Dottor Dalfini, qual’è attualmentela situazione dell’ospedale?
«Siamo giunti ad un punto importante: il conto alla rovescia per l’inizio dei lavori d’ampliamento si sta sempre di più azzerando. Ma soprattutto, in questa lunga fase d’avvicinamento, abbiamo provveduto a raggiungere degli obiettivi importanti che, con il potenziamento della struttura, diverranno fondamentali».

Quali sono questi obiettivi?
«Va fatta una premessa: l’ospedale possedeva un piano di partenza importante come una piastra servizi praticamente nuova che è, di fatto, il suo cuore pulsante. Inoltre a Gavardo c’è un Pronto Soccorso di grande importanza che, con oltre 40.000 accessi annui, è il terzo per operatività in provincia. Soprattutto per questi aspetti, l’ospedale ha sempre la primaria necessità di disporre di un DEA (Dipartimento Emergenza ed Accettazione) che permetta alla struttura di rispondere al meglio alle richieste delle popolazioni dell’Alto Garda e della Valsabbia (oltre 135.000 abitanti). Per raggiungere questo scopo, la struttura si doveva dotare di un reparto di Terapia intensiva.

Dopo una fase di stallo durata qualche anno, grazie anche all’impegno del direttore generale Mauro Borelli, siamo riusciti a sbloccare la situazione e, grazie ad un investimento di 516.000 euro, il nosocomio potrà disporre di cinque posti letto entro fine anno. I lavori sono iniziati in questi giorni, e segnano una vera e propria svolta per la struttura sanitaria gavardese».

E dopo la terapia intensiva?
«Ci sono almeno altri tre interventi che, a mio modo di vedere, sono essenziali per l’ospedale. Il primo è la nuova dialisi: 550 metri quadrati, completamente ristrutturati per un totale di sedici posti letto, ubicati al quarto piano, per un investimento con fondi propri di circa 600.000 euro; il secondo è l’apertura del reparto di Cardiologia, con guardia attiva 24 ore su 24, che, grazie anche a donazioni di privati cittadini e della Comunità montana Valle Sabbia, dispone di attrezzature di alto livello; infine, l’imminente attivazione del nuovo reparto di Cure palliative, in collegamento con l’attivissimo Day hospital oncologico, i cui lavori di ristrutturazione sono appena terminati. Insomma, a Gavardo, in attesa dell’ampliamento della struttura, non ci siamo mai fermati ed abbiamo lavorato al fine di migliorare sempre più l’ospedale».

All’appello manca proprio l’ampliamento. Cosa ci può dire in merito?
«I numeri dell’intervento sono ormai di dominio pubblico. Il finanziamento di 31,5 milioni di euro, che garantirà oltre 120 nuovi posti letto ed un rinnovato Pronto Soccorso, è finalmente arrivato dopo gli ultimi espletamenti burocratici.
Un ampliamento che non solo muterà sensibilmente l’ospedale, ma che darà enormi possibilità di sviluppo per il funzionamento dell’ospedale stesso. Inoltre, grazie alla lungimiranza
del direttore generale, sono stati concordati con i comuni dell’area i siti per realizzare una rete di piattaforme per l’elisoccorso. Questa rete consentirà non solo di sveltire enormemente il trasporto in ospedale del paziente, ma soprattutto di salvare numerose vite».

Luca Cortini dal Gattopardo
0713OspedaleGavardo.jpg