Il ritorno di «Frankenweenie»
di Andrea Alesci

Entro la fine dell'anno arriver sul grande schermo una pellicola d'animazione in stop-motion ispirata al cortometraggio in bianco e nero che Tim Burton ide e diresse nel 1984

 
Non vi dice niente la parola “Frankenweenie”? Era il 1984 quando un disegnatore di nome Tim Burton mise cuore, matita e ingegno per realizzare e dirigere un cortometraggio così intitolato.
 
La Disney lo licenziò accusandolo di aver sperperato i soldi della compagnia e lì cominciò la sua carriera da regista, solo e solitario come tanti personaggi dei suoi successivi film.
 
Personaggi che si muovono nel limbo dell’eccentrico, come Victor Frankenstein, protagonista del corto in bianco e nero intitolato proprio “Frankenweenie”. Una spiccata parodia della creatura immaginata da Mary Wollstonecraft Shelly, come si evince già dal nome: ‘Franken’ per emulare ‘Frankenstein’ e ‘weenie’ che significa ‘sfigato’.
 
Una pellicola di 29 minuti nella quale il cane Sparky, ucciso da una macchina, viene riportato in vita dal padroncino Victor con bizzarri macchinari, l’ausilio della corrente elettrica e ben ricucito come una bambola di pezza.
 
Sono trascorsi 27 anni da allora, ma il “Frankenweenie” di Tim Burton riprenderà vita in altra forma: un lungometraggio d’animazione in stop-motion atteso negli States per il 5 ottobre e nelle sale italiane a ridosso del periodo natalizio. Indovinate un po’ chi è la casa di produzione? Inizia per ‘Dis’ e finisce per ‘ney’.
 
Qui sotto il primo trailer italiano. 
 

 

Nelle foto, dall'alto in basso: la locandina di "Frankenweenie" 2012, una sequenza del cortometraggio del 1984.

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