«Ferro», 67 anni dopo
di red.

In memoria del partigiano Ippolito Boschi che perse la vita a Sal per liberare un compagno, l’Anpi ha incontrato a Barghe le sorelle Boschi consegnando loro una lettera.


Ecco nella fotografia le donne ed il rappresentante delle Fiamme Verdi che venerdì scorso nel cimitero di Barghe hanno reso omaggio alla memoria di Ippolito Boschi.
Sono le tre sorelle Boschi, la staffetta Elsa Pelizzari e, penultima a destra, una staffetta partigiana piacentina, “Ester”, oggi residente a Salò.
 
Per l’occasione, oltre alla delegazione dell’Anpi, che per la zona del Garda e della Valle Sabbia è coordinata da Paolo Caniparii, era presente anche Giambattista Guerra in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Barghe.
 
A 67 anni dalla morte del fratello Ippolito, nome di battaglia “Ferro”, i rappresentanti delle sezioni Anpi della Zona Garda Vallesabbia e la Commissione Scuola dell'Anpi, hanno approfittato dell’occasione per recapitare una lettera alle sorelle Boschi di Barghe (la trovate in allegato).
E' stata scritta su iniziativa dei giovani iscritti all’Anpi come ricordo e monito alle nuove generazioni, affinchè venga sempre ricordato lo spirito di questi “Ribelli per amore” che sacrificarono i migliori anni della loro gioventù, e molti anche la vita, per un'Italia migliore.
 
“Ferro” fu protagonista, insieme alle Fiamme Verdi “Diego”, “Dino”, “Nico” e “Alpino”, della temeraria impresa volta a liberare il loro comandante “Renato", ferito e tenuto prigioniero dai fascisti della Rsi nell’ospedale di Salò.
“Ferro", ferito mortalmente nell'impresa, perì lo stesso giorno e fu nascosto presso una vicina abitazione fino ai giorni della Liberazione. Il suo funerale fu celebrato a Salò l’8 maggio 1945 e la salma  tumulata presso il cimitero di Barghe.
 
120325Ferro.jpg