Bracconiere molto recidivo
di red.

Era stato sorpreso solo una settimana prima con 600 metri di rete. La Forestale l’ha denunciato un’altra volta per bracconaggio.

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Dopo solo una settimana dalla denuncia, che per altro non era la prima, l’Ispettore capo Tiziano Filippini e i suoi uomini della stazione Forestale di Gavardo, venerdì hanno sorpreso nuovamente lo stesso bracconiere ad Agnosine, sopra la frazione di San Lino dove l’uomo possiede dei terreni ed un appostamento di caccia, intento ad armeggiare attorno ad una “tesa” di reti, nel bosco adiacente al capanno.
 
Il bracconiere, che ha una cinquantina di anni, incurante della recentissima denuncia subita il venerdì precedente, continuava imperterrito nell’attività illecita.
Gli uomini della Forestale gli hanno sequestrato il bottino costituito da: 23 fringuelli, tutti privi di anello di identificazione ed immediatamente liberati in quanto idonei al volo; 6  cesene, 2 tordi bottaccio, 2 tordi sassello, tutti di recente cattura e privi di anello di identificazione, pronti per essere commercializzati.
 
Dalle reti, sono poi stati liberati 2 merli, un pettirosso e una capinera.
Ma non è finita lì: all’interno dell'auto, infatti, è stato rinvenuto un sacchetto di carta contenente 3 fringuelli, un pettirosso e una capinera, morti .
All’interno del capanno sono state rinvenute inoltre 890 munizioni subito sequestrate.
 
L’autore del fatto è stato immediatamente deferito all'Autorità Giudiziaria per il reato di uccellagione con ausilio di reti, nonché cattura e detenzione di avifauna protetta dalla Convenzione di Berna e non per ultimo per detenzione di armi senza le regolari autorizzazioni.
 
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