Cercasi idrante
di val.

Nei centri storici di Pertica Alta mancano punti di prelievo dell'acqua. Se in mezzo alle altre una casa dovesse andare a fuoco, sarebbero guai seri.

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Che l’incendio delle abitazioni costituisca un forte rischio, l’hanno ben compreso i perticaroli in seguito ad un rogo che a gennaio si è portato via la copertura di una casa di Livemmo.
Meglio sarebbe se non fosse accaduto e i danni sono stati ingenti. Tuttavia sarebbe potuta andare anche peggio.
Per fortuna, infatti, a prendere fuoco è stata una villetta isolata e per fortuna i Vigili del fuoco sono riusciti ad intervenire dotati di un buon numero di autobotti, che si sono date il cambio nel garantire flussi costanti di salvifico liquido.
 
Da quelle parti, infatti, non ci sono glii idranti.
Nei borghi della Pertica Alta, insomma, non mancano l’acqua e neppure le tubature.
Sono però inesistenti i punti di prelievo in caso di incendio, se si fa eccezione che per la frazione di Belprato e la località Pineta.
In queste condizioni, se dovesse prender fuoco una casa nel centro storio di qualche altra frazione, sarebbero guai seri.
 
Che fare?
La posa dei dispositivi di sicurezza, come nel caso degli idranti appunto, è compito dell’amministrazione comunale, che però ha le casse inesorabilmente vuote.
A questo punto non resta che sperare in A2A, che ha ereditato la gestione dell’acquedotto da Valgas, perchè possa aggiungere all’eccellente servizio fino ad ora prestato la posa dei necessari punt di prelievo. 

 
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