Meglio prevenire che curare
di red.

Questo sabato a Desenzano verranno presentate le conclusioni di un progetto sull'Human Papilloma Virus condotto in collaborazione col Bazoli di Desenzano.

http://lnk.so/gYlN

Si terrà questo sabato 10 marzo, a partire dalle ore 9.15 presso l’Aula Magna dell’Ospedale di Desenzano, un incontro pubblico organizzato dall’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda a conclusione del progetto, sviluppato in collaborazione con gli studenti delle classi III e IV dell’Istituto Professionale Bazoli di Desenzano, mirato alla prevenzione del tumore dell’utero e dell’infezione da HPV (Human Papilloma Virus).
 
Il percorso, avviato lo scorso mese di ottobre in accordo con l’ASL di Brescia, ha coinvolto gli studenti dei corsi di Grafica e per Operatore Gestione Aziendale che hanno realizzato del materiale informativo, scegliendo come interlocutori i loro coetanei e i genitori, con l’intento di sensibilizzarli sui rischi legati a questa malattia e diventando loro stessi, in un’ottica di prevenzione, promotori di salute.
 
L’incontro del 10 marzo gode del patrocinio del Comune di Desenzano e vedrà la partecipazione della Direzione dell’Azienda Ospedaliera, del Dirigente Scolastico dell’Istituto Bazoli e dell’ASL di Brescia.
“L’Azienda Ospedaliera di Desenzano – sottolinea il Direttore Generale Dott. Fabio Russo – attiverà, a partire dal prossimo 2 aprile, un proprio Ambulatorio sull'HPV dedicato alle donne di età compresa tra 13 e 26 dove verranno fornite informazioni e prestazioni di diagnosi e cura dell'HPV. Presso l'ambulatorio sarà inoltre possibile eseguire la vaccinazione con tariffe agevolate."
 
“I tumori del collo dell’utero (o cervice uterina) – dichiara il Direttore Sanitario Dr.ssa Annamaria Indelicato - sono tra le neoplasie più frequenti dell’apparato riproduttivo femminile e possono colpire tutte le donne. Negli ultimi dieci anni è stato dimostrato che hanno un’origine virale nota come HPV o Papilloma virus. Questo virus è molto comune, si trasmette per via sessuale e la maggior parte delle persone ne diventa portatrice senza esserne a conoscenza. Solitamente l’organismo se ne libera spontaneamente nell’arco di alcuni mesi, ma in alcuni casi questo non avviene e la persistenza del virus, associata ad altri fattori di rischio, può nel tempo evolvere in un tumore della cervice uterina (ogni anno, in Italia, vengono registrati 3.500 nuovi casi).”
 
Gli esperti sono convinti che nel giro di pochi anni questo tumore potrebbe essere sconfitto grazie alla prevenzione.
Per questo motivo il Ministero della Salute ha promosso una campagna vaccinale gratuita contro il Papilloma virus rivolta alle giovani di età compresa tra 11 e 12 anni con l’obiettivo di giungere ad una forte riduzione della malattia nelle prossime generazioni e con un’attenzione concreta alla salute delle donne collocando il nostro Paese al primo posto in Europa nella pianificazione di una strategia di vaccinazione pubblica contro l’HPV.
 
Fonte: comunicato stampa
 
110709OspedaleDesenzano.jpg