Omaggio a Zalin
di Giancarlo Marchesi

Veneto, storico dell'economia dall'autorevolezza indiscussa, Giovanni Zalin si è occupato a lungo delle vicende del lago di Garda e anche della Valle Sabbia.

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È stato reso omaggio nei giorni scorsi alla figura e all’opera dello storico dell’economia Giovanni Zalin, recentemente congedatosi dall’Università di Verona, dopo lunghi decenni di docenza, con la presentazione del libro «Studi di storia economica e sociale in onore di Giovanni Zalin» (Cierre edizioni, 407 pagine).
Il volume, curato da Giuseppe Gullino, Paolo Pecorari e Gian Maria Varanini, raccoglie 22 saggi di colleghi e amici di Zalin, oltre alla bibliografia dei suoi scritti, costituita da 238 lavori.
E proprio la bibliografia dello studioso veneto ci parla dei forti legami che lo stesso ha intrecciato nel tempo con l’area gardesana, e più in generale con l’itero territorio bresciano.
 
Non è certo un caso che la sua vasta e ricca raccolta di scritti si apra con due saggi dedicati al mercato granario di Desenzano e al commercio dei cereali nella regione gardesana durante l’età moderna.
Come mettono opportunamente in luce i curatori del volume, nei primi anni Sessanta Zalin fu indirizzato da Daniele Beltrami ad occuparsi del mercato granario di Desenzano.
 
Beltrami, docente di storia economica a Ca’ Foscari, stava cercando di costituire una équipe di giovani ricercatori interessati alla storia economica della Repubblica veneta.
Fu il professor Beltrami a proporre al giovane Zalin un «carotaggio» dei fondi dell’archivio della Magnifica Patria, come veniva chiamata in epoca veneta la provincia salodiana.
A Salò Zalin rinvenne l’intera documentazione sulla disponibilità e gli scambi dei cereali che avvenivano settimanalmente a Desenzano dal tardo ‘500 alla caduta di Venezia, scambi accompagnati dai prezzi dei principali prodotti cerealicoli.
Sulla base delle fonti inedite reperite, Zalin poté presentare una comunicazione al convegno internazionale promosso nel 1964 dall’Ateneo di Salò sulle vicende storiche dell’area gardesana, mentre negli anni successivi approfondì le proprie indagini archivistiche e bibliografiche, che l’avrebbero portato nel 1985 a dare alle stampe (in collaborazione con Egidio Rossini) la monografia «Uomini, grani e contrabbandi sul Garda tra ‘400 e ‘600».
 
Oltre ai problemi annonari, in terra gardesana Zalin ha indagato altresì le origini e lo sviluppo dell’industria cartaria, l’economia, la società e la cultura della riviera benacense nel ‘700, nonché l’opera storiografica di Giuseppe Solitro, autore della volume «Benaco».
L’ultimo saggio che Zalin ha dedicato al Bresciano è invece riservato all’economia e alla società in Valle Sabbia durante la prima dominazione veneta nel periodo dal 1426 al 1506, pubblicato nel volume «Il Leone nella Valle» edito dalla locale Comunità montana.


 
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