Lesioni meniscali e legamentose del ginocchio
di Fabio Filippini

Le lesioni meniscali e legamentose sono una patologia sempre piů frequente.

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In netto aumento in relazione all'attivitĂ  sportiva praticata a livelli sempre piĂą competitivi ed a etĂ  piĂą avanzate.
Nel calcio poi, l'aumento della velocità di gioco e talvolta l’assenza di allenamento rappresentano le cause di questo aumento.
Ma il menisco può essere danneggiato anche nelle attività di tutti i giorni semplicemente per un banale movimento di torsione del ginocchio.

Cosa sono i menischi?
I menischi sono 2 per ogni ginocchio, sono a forma di “C” e sono formati da fibrocartilagine, migliorano la congruenza articolare del ginocchio e ne aumentano la stabilità.
Possono riportare lesioni di vario tipo: longitudinali (piĂą frequenti), a manico di secchio (responsabili di blocchi articolari), orizzontali e radiali. Ma si possono avere anche lesioni piĂą complesse con la formazione di lembi mobili in articolazione.
Di fronte al dolore del ginocchio l’esame che meglio evidenzia il tipo di lesione e che aiuta l’ortopedico a programmare la soluzione terapeutica è la Risonanza Magnetica Nucleare (RMN).
Di fronte a una lesione meniscale la difficoltà per l’ortopedico è quella di trovare la soluzione giusta per il paziente giusto. Il trattamento che sarà sempre artroscopico e poco invasivo andrà dalla sutura meniscale, alla regolarizzazione, alla rimozione della parte lesionata e raramente all’asportazione completa.
La maggiore elasticità dei menischi nel giovane comporta una maggiore capacità di assorbimento dei traumi e la maggiore vascolarizzazione una miglior cicatrizzazione per cui è sempre preferibile la sutura meniscale che verrà eseguita comunque in artroscopia.

L’artroscopia
E’ un esame dell’articolazione che viene eseguito ambulatorialmente introducendo nel ginocchio un tubicino che contiene delle fibre ottiche collegato ad una telecamera.
L’immagine viene trasmessa su un monitor dove chirurgo e paziente possono vedere l’interno del ginocchio. E’ come vedere dal buco della serratura. Attraverso un altro piccolo foro il chirurgo può eseguire l’intero intervento. L’intervento viene eseguito in anestesia periferica (spinale) e il giorno stesso il paziente può camminare, iniziare la riabilitazione ed essere dimesso. L’intervento potrà essere eseguito con l’impegnativa del Medico Curante.
 
La cartilagine
La cartilagine riveste la superficie articolare di tutte le articolazioni, quando è sana è bianca, lucida e assomiglia alla madreperla, è bagnata dal liquido sinoviale che la nutre e ne riduce l’attrito.
Chi ha letto l’articolo precedente ricorderà che ho parlato delle lesioni cartilaginee di tipo degenerativo (artrosi), ma in seguito a traumi si possono avere gravi traumi alla cartilagine articolare. In questo caso il trattamento è più complesso.
Lo Specialista chiederĂ  sempre una Risonanza Magnetica Nucleare per poter eseguire un piano terapeutico che sarĂ  molto diverso in base alla gravitĂ  del trauma.
Potranno essere eseguite delle microperforazioni per agevolare la fuoriuscita di cellule staminali dall’osso più profondo , trapianti osteocondrali (mosaicoplastica), autotrapianti di cartilagine fino all’innesto di sostituti sintetici di cartilagine. Se la lesione non è grande l’intervento potrà essere fatto in artroscopia.
Una tecnica molto sicura e ormai validata anche dalla letteratura è l’infiltrazione intrarticolare di fattori di crescita.

Infiltrazioni di PRP
(Plasma Ricco di Piastrine)
E’ una metodica da poco applicata alle articolazioni. Si tratta di infiltrare nel ginocchio un concentrato autologo di fattori di crescita piastrinici e numerose altre molecole autologhe, ottenuto tramite centrifugazione dal sangue intero.
Da anni nella nostra Unità Operativa questa metodica è stata utilizzata con successo nei ritardi di consolidazione delle fratture, nel favorire la guarigione dei pazienti con ricostruzione del legamento crociato e della cuffia dei rotatori. Ora viene resa disponibile per il trattamento dei danni alle cartilagini. 

Il crociato anteriore
Il crociato anteriore è un legamento molto importante nella biomeccanica del ginocchio e la sua lesione porta ad una grave instabilità. Questa, se non trattata, porta a lesioni meniscali e cartilaginee e per questo la sua ricostruzione non deve essere molto ritardata.
La tecnica di ricostruzione ha avuto una notevole evoluzione e la ricostruzione in artroscopia in mani esperte offre una ripresa molto veloce permettendo la ripresa dell’attività sportiva.
Per la ricostruzione vengono scelti o la parte centrale del legamento rotuleo o i tendini del semitendinoso e del gracile.

La patologia della femoro-rotulea
Magari nel prossimo articolo mi potrò occupare del dolore anteriore del ginocchio ma questa patologia molto frequente come pure i malallineamenti dell’arto inferiore richiede comunque di essere trattata a parte.
Basterà quindi sapere che può essere provocata da una malformazione congenita (displasia) o da traumi ripetuti (esercizi in palestra come lo step) e che la cura va dalle infiltrazioni articolari con l’acido jaluronico o con i PRP (fattori di crescita) fino all’intervento chirurgico.

Chi ha seguito questi articoli avrà notato quanto affascinante e complessa è l’articolazione del ginocchio e per questo presso l’Ortopedia di Gavardo sarà operativo un percorso dedicato.
Sono comunque disponibile fin da ora per fornire informazioni tramite e-mail all’indirizzo fabio.filippini@aod.it.

Dr. Fabio Filippini
Direttore UnitĂ  Operativa Ortopedia e Traumatologia
Ospedale di Gavardo
Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda
 
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