Guerrino Facchetti se n’è andato. Il suo generoso cuore l’ha piantato in asso ieri mattina poco prima delle 8 e non c’è stato nulla da fare per rimetterlo in pista.

Aveva 63 anni.

Saranno in molti a sentire un vuoto per la sua mancanza e non solo i familiari più stretti.

Perché Guerrino era una persona per bene, prima di tutto, ma anche perché sarà davvero difficile sostituirlo.

 

Lui e la moglie, Wilma Bettazza, infatti, dal luglio del 1982 si curavano del centralino dei volontari vestonesi dell’ambulanza.

Anzi erano “il centralino”.

Sempre, 24 ore al giorno, chi chiamava sapeva di sentire all’altro capo del filo una delle loro voci, pronta a dare seguito alle richieste più disparate.

 

Ed in trent’anni le sostituzioni si contano davvero sulle dita di una mano: gli amici dicono che una volta sola entrambi si sono assentati per una sola settimana di ferie.

Apparentemente sempre imbronciato, a tratti persino burbero nel carattere, al termine di ogni brontolata Guerrino si metteva a disposizione del prossimo con altruismo senza pari e al termine di ogni battuta di caccia, la sua grande passione, tornava al suo centralino.

 

Così avvenne anche cinque anni fa, quando in paese girava voce che facendo i centralinisti i due si erano arricchiti ed erano riusciti a comperarsi una casa nuova.

Loro, che non hanno mai preso una lira per quell’impegno.

Guerrino c’era rimasto tanto male e voleva mollare.

Poi l’affetto di molti l’hanno fatto desistere.

 

Ieri non è stato sufficiente nemmeno quello.

I funerali sono stati programmati per oggi alle 15 nella chiesetta di Promo.