Conosciuto come il Carnevale di Europa, il carnevale di Cento è uno dei più antichi di tutto il mondo ed è il primo carnevale europeo ad essersi gemellato col carnevale di Rio de Janeiro (1993) al quale, tra l'altro, partecipa.

Tra tutti i carri concorrenti al Carnevale di Cento, infatti, il carro allegorico vincitore ottiene il diritto di sfilare nel celeberrimo sambodromo carioca per la notte dei campioni.

Ma dove comincia la storia del "Carnevale d'Europa"?  

Già detto che si tratta di un carnevale molto antico: come testimoniano diversi affreschi del famoso pittore centese Gian Francesco Barbieri detto il "Guercino", il Carnevale veniva già festeggiato nel Seicento.

 

All'inizio del Novecento, i centesi decisero di creare una propria maschera locale. Nacque così Tasi: un personaggio veramente esistito.

La maschera si ispira infatti a tale Luigi Tasini, vissuto nell'800, amante del buon vino a tal punto che quando si trattò di scegliere tra la moglie ed un bicchiere di lambrusco, scelse la seconda alternativa e la compagnia della sua inseparabile volpe…

 

Nel 1947 si ricostituirono le società carnevalesche, e dagli anni '80 si è assistito ad una vera e propria rivoluzione organizzativa e d'immagine ed il Carnevale di Cento è diventato una delle maggiori manifestazioni del genere.

Il suo spirito allegro, gioviale e goliardico è presto uscito dai confini nazionali e si è fatto conoscere, ed amare, in tutto il mondo.

 

I carri allegorici costruiti dalle varie Associazioni carnevalesche (I Ribelli, Il Risveglio, I Ragazzi Del Guercino, Mazalora, I Toponi, Il Riscatto), sono dei veri e propri monumenti in cartapesta (basti pensare che possono raggiungere una larghezza di 6 metri ed una lunghezza ed un'altezza anche di 20 metri), completati da ingegnosi marchingegni meccanici ed idraulici.