La cicogna della Pertica Bassa
di Ubaldo Vallini

Inversione di tendenza all'ombra della Corna Blacca, dove nel corso del 2011 la popolazione č aumentata grazie all'arrivo di un bel po' di bimbi.

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Prima ha dovuto fare i conti col generale spopolamento della montagna, poi il numero degli abitanti si è stabilizzato, con le frazioni più vicine al fondovalle che hanno fatto un po’ da “quartiere dormitorio” alle attività produttive vestonesi.
Da un paio d’anni almeno, per Pertica Bassa, ecco invece una significativa inversione di tendenza.
Non solo il numero dei residenti è in aumento, ma sono tutti bambini.
Sono le intere famiglie, insomma, a scegliere di vivere o di rimanere a Pertica Bassa. Altro che quartiere dormitorio, altro che isolamento della montagna.
 
Ma che sta accadendo all’ombra della Corna Blacca?
«Non lo so. Noi ce la stiamo mettendo tutta per valorizzare quelle che riteniamo essere potenzialità insespresse del territorio, che sono la ricchezza culturale, il patrimonio naturalistico e la qualità dei prodotti della terra» ci dice Manuel Nicola Bacchetti, il giovane sindaco, che aggiunge: «Mi piace pensare che un po’ sia frutto anche di questo nostro impegno nel coinvolgere la popolazione in mille attività, con l’intenzione di far loro capire quanto sono fortunati a vivere da queste parti”.
 
Numeri piccoli a segnare il cambiamento, come del resto sono le cifre cui fanno riferimento, ma inequivocabili e fortemente significativi.
Alla fine del 2010 i residenti erano 698, con una leggera e naturale prevalenza del sesso femminile.
In fondo al 2011 ecco il bilancio segnare un incremento di 6 cittadini.
Ma il dato più sorprendente, con la demografia che in generale segnala il veloce invecchiamento di chi abita la montagna, è il fatto che a Pertica Bassa nel 2010 sono nati ben dieci bambini.
 
Cosa che non accadeva da parecchio tempo: sei sono andati ad infoltire i residenti della frazione Ono Degno, che ha potuto beneficiare di una coppia di parti gemellari, tre sono a Forno d’Ono, uno a Levrange.
Cinque maschi e cinque femmine.
E non si dica che ormai fanno figli solo gli immigrati, perché dell’intero lotto solo uno è frutto di un amore nato sui declivi dell’Atlante, approdato sulle rive del Degnone per necessità oltre che per scelta. Il resto è tutto nostrano.
 
E non è da escludere che sia effettivamente merito della gran mole di lavoro fatto dall’Amministrazione comunale e dalle associazioni di volontariato che negli ultimi anni sono cresciute per numero di affiliati e per impegno: le Penne nere che non mancano mai, quelle che si occupano di scultura, la polisportiva che nel tempo è diventata una sorta di Pro loco.
 
Una tendenza che nella Pertica Bassa ha tutti i “numeri” per essere confermata anche nel 2012.
Perché c’è qualche nuova “pancia” in giro, ma anche perché proprio in questi giorni si è trasferita a Ono Degno da Rodengo Saiano una nuova famiglia con tre bimbi: uno buono per la Materna, due per le Elementari.
 
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