I volontari del «Tribunale»
I volontari del Tribunale per i diritti del malato, prestano servizio ormai da 15 anni all´ospedale «La Memoria» di Gavardo.

 
I volontari del Tribunale per i diritti del malato, prestano servizio ormai da 15 anni all´ ospedale «La Memoria» di Gavardo.
Lo fanno con costanza e impegno ogni giovedì, dalle 14 alle 16; un impegno mantenuto nel tempo con la finalità di tutelare i degenti contribuendo ad una più efficace organizzazione della «macchina sanitaria».
I volontari raccolgono i reclami dei pazienti o dei loro parenti: lamentele verbali e scritte su eventuali trattamenti negativi da parte del personale medico o paramedico; quanto acquisito è poi valutato con l´ufficio relazioni con il pubblico dell´Azienda Ospedaliera.
 
A questa prestazione si affianca il monitoraggio attivo: i volontari del «Tribunale» passano tra i reparti per controllare direttamente il servizio e raccogliere, a campione, qualche parere dai degenti.
Un bilancio del 2011 per quanto riguarda l´Ospedale di Gavardo? «Direi positivo - afferma Luigi Bresciani, pensionato e volontario, oggi referente locale del "Tribunale" -. Quest´anno siamo stati contattati da circa trenta utenti che ci hanno esposto i loro casi; per una decina di questi abbiamo deciso di procedere, interpellando un nostro medico legale, il dottor Valentini. In seguito al suo parere due situazioni specifiche hanno dato luogo ad un procedimento legale, che dovrebbe risolversi in un indennizzo economico a favore dei malati».
 
In merito al monitoraggio nei reparti, Luigi Bresciani ammette qualche perplessità: «Generalmente i pazienti interrogati durante il ricovero tendono sempre a darci un quadro molto positivo di come vanno le cose - ammette -; questo ci rasserena, ma temo che qualche volta, anche solo per scrupolo o paura di indisporre il personale con commenti negativi, si perda un po´ d´obiettività».
A livello nazionale il Tribunale per i diritti del malato, nato nel 1980, costituisce una rete di circa 10mila volontari, tra cui molti operatori e professionisti dei servizi sanitari.

M.C. da Bresciaoggi
 
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