Livelli: le indicazioni del territorio
di red.

I sindaci rivieraschi e gli enti che si occupano di depurare le acque del Garda hanno messo nero su bianco i loro auspici.

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I Sindaci dei Comuni rivieraschi del Garda e i Presidenti  di Azienda Gardesana Servizi, Garda Uno e Depurazioni Benacensi, riuniti per iniziativa
della Comunità del Garda lunedì 5 dicembre, a Torri del Benaco, hanno stabilito cio che vorrebbero venisse modificato della disciplina che regola i livelli del lago di Garda, bacino che fra il 1930 e il 1960 cessò di essere regolato dalle piene e dai periodi di siccità, finendo nelle mani dell’uomo.
 
I livelli massimi e minimi, in riferimento a precisi periodi dell’anno, vennero stabiliti nel 1957 e da allora modificati di poco, nel 1984, quando vennero stabilite anche le erogazioni massime consentite nei vari periodi dell’anno.
“In 50 anni di cose attorno al lago ne sono cambiate parecchie” hanno convenuto i sindaci, che ritengono l’attuale disciplina anacronistica, in particolare per il peso determinante che oggi viene attribuito alla salvaguardia dell’ambiente ed all’uso turistico delle acque, tanto più che “gli afflussi al lago legati alle precipitazioni meteorologiche sono nell’utimo decennio sensibilmente diminuiti, mentre il fabbisogno idrico subisce un andamento inverso”.
 
Ecco dunque che l’Assemblea straordinaria dei sindaci rivieraschi e dei presidenti degli enti preposti alla depurazione e gestione delle opere di collettazione chiede un intervento d’urgenza delle regioni Lombardia e Veneto, della provincia autonoma di Trento e dell’autorità di bacino del fiume Po, affinché la disciplina dei livelli lacustri sia modificata ed aggiornata entro il primo semestre del 2012.
 
In particolare, vengono chiesti l’applicazione del principio di proporzionalità, secondo cui le erogazioni a carico del lago devono essere rapportate alle effettive disponibilità; il potenziamento di un sistema informatizzato che consenta, in base ai dati dell’esperienza, di fornire prontamente le indicazioni ottimali da utilizzare per l’esercizio della regolazione; l’elevazione del livello minimo dagli attuali 15 centimetri a 40, e la riduzione del livello massimo dagli attuali 140 cm ad una misura che non pregiudichi il corretto funzionamento dei manufatti per la depurazione delle acque, stimata in 120 cm sopra lo zero idrometrico di Peschiera.
 
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