Dal 9 all’11 dicembre a Ponte Caffaro si terrà il quinto Convegno internazionale sulla musica popolare organizzato dall’associazione Onés. Questa edizione (a cadenza biennale) è intitolata “La musica che fa muovere le gambe” e approfondirà quindi il tema della musica dei balli tradizionali, ma non solo. Al convegno di quest’anno sono state apportate alcune modifiche organizzative rispetto alle edizioni precedenti: il numero dei relatori è stato ridotto, in modo da consentire al pubblico di interagire con gli esperti; inoltre la partecipazione è stata allargata non solo ai gruppi folkloristici tradizionali, ma anche a formazioni che propongono musica folk contaminata da altri generi musicali, come nel caso degli Elvenking, gruppo folk-power metal di Sacile, in provincia di Pordenone.
«Una provocazione, forse – afferma Gigi Bonomelli, uno degli organizzatori insieme a Lorenzo Pelizzari –, ma vogliamo intendere la musica popolare nel senso di “a contatto con la gente”, e quindi anche un gruppo heavy metal vi rientra per una fetta del mondo giovanile».
La particolarità del convegno, che avrà luogo nella sala congressi dell’Hotel Lodron a Lodrone (a pochi passi da Ponte Caffaro ma già oltre il confine Trentino), è che al mattino e al pomeriggio vi saranno le relazioni degli esperti, mentre la sera è dedicata all’esibizione dei diversi gruppi musicali, a cui seguiranno delle serate danzanti, sempre aperte al pubblico, quest’ultime, però, presso albergo Stella delle Alpi di Ponte Caffaro.
Nell’arco delle tre serate si alterneranno sul palco gruppi italiani e stranieri: “I suonatori della Val Resia” (Udine), i “Tango Tinto”, famoso gruppo formato da artisti italiani ed europei, il duo Stefano Valla e Daniele Scurati, musicisti della Valle Staffora (Pavia) , “I Suonatori d’l’Aqua fredda” della Valle del Savena (Bologna), gli “Elvenking” di Sacile (Pordenone), i “Celibije Gashi” dal Kosovo, la “Scuola di tarantella Montemaranese” di Montemarano (Avellino).
Al convegno interverranno sei qualificati relatori: Domenico Staiti, etnomusicologo dell’Università di Bologna; Placida Staro, docente di etnomusicologia dell’Università di Bologna; Maurizio Agamennone, docente di etnomusicologia dell’Università di Firenze e Venezia; Noretta Nori, ricercatrice al Centro di Antropologia Territoriale Abruzzese (CATA) dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti; Daniele Durante, uno dei fondatori del Canzoniere grecanico salentino, il gruppo che nel ’75 ha dato il via alla rinascita della “pizzica”; Monica Morra, dell’“Academia Arte y Flamenco” di Torino.
In foto ballerine di flamenco: anche il flamenco sarĂ protagonista al convegno di Ponte Caffaro