Notte brava
di val.

Minacce, lesioni, tentato sequestro di persona e stalking le accuse. Due ventenni di Vestone hanno parecchio da spiegare dopo la notte balorda.

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Vittime dell’ira di Mattia C., ventenne di Vestone e di un suo coetaneo incensurato di cui sono state fornite solo le iniziali, Q.D., anch’egli di Vestone, sono stati l’autista di un’auto a noleggio con conducente, una ragazza di 18 anni ed il padre di quest’ultima, che è finito all’ospedale con una prognosi di guarigione di 50 giorni.
 
Ma andiamo con ordine.
La 18enne con alcune amiche aveva trascorso la serata del venerdì in una discoteca del Garda e stava rientrando verso casa a bordo di una di quelle autovetture che vengono noleggiate comprese di autista, per evitare il ritiro della patente come può capitare a chi beve un paio di drink.
Erano le 4 del mattino di sabato quando il pulmino è giunto a Sabbio Chiese e lì è stato intercettato dall’auto dell’ex fidanzato della diciottenne.
Sono scesi in due e pretendevano che la ragazza salisse con loro in auto.
Si è messo in mezzo l’autista del pulmino che però è stato zittito a male parole e a botte.
 
I due vestonesi allora hanno tentato di caricare a forza la giovane in auto, ma sono intervenute altre persone.
Ne è nato un parapiglia che ha permesso alla giovane di infilarsi nell’autovettura di un paio di cugine e di prendere la via verso Odolo, dove abita con i genitori.
I due aggressori però l'hanno inseguita e poche centinaia di metri dopo sono riusciti a bloccare l’auto.
A quel punto però da Odolo è arrivato anche il padre che è riuscito a caricare la figlia in auto, non a ripartire.
Mattia, infatti, a quel punto riesce ad aprire la portiera del conducente e lo prende a pugni in faccia, prima che questo riesca a divincolarsi e a fuggire.
 
Non è finita qui: la scenata è proseguita a Odolo, di fronte alla casa degli aggrediti, con sgommate d’auto, schiamazzi e minacce.
Poi gli aggressori se ne sono andati.
E' toccato ai carabinieri di Vestone, dopo aver ricevuto relativa denuncia, ricostruire i fatti e soprattutto rintracciare i due.
Non ci hanno messo molto:  il giorno non è ancora sorto quando sono scattate le manette.
Pesanti le accuse.
 
L'uomo aggredito è stato prima medicato a Gavardo, poi avviato nel reparto maxillo facciale del Civile di Brescia.  
La ragazza aveva avuto una relazione durata un paio d'anni e da qualche settimana aveva deciso di lasciare l'ex fidanzato.
Fra i motivi anche i frequenti litigi che troppo spesso sfociavano in atteggiamenti violenti.
 
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