Casa alloggio nella villa di Lucchini
In collaborazione con la Rsa «Passerini» di Nozza, č allo studio la possibilitŕ di utilizzare la Casa Alloggio voluta da Lucchini a Malpaga di Casto per otto anziani che con 600 euro mensili potrebbero usufruire di un servizio da albergo.

A Malpaga la Villa Lucchini diventa casa alloggio per gli anziani di Casto. Tutto ha inizio oltre 10 anni fa, quando a Casto viene aumentata l’Ici dal 4 al 5 per mille con la finalitŕ di realizzare una struttura per anziani su un terreno donato al Comune dalla signora Tranquilla Gnecchi.
Ma ecco nel 1996 farsi avanti il cavalier Luigi Lucchini, originario di Casto, molto attaccato al suo paese, giunto qui sia per votare che per far visita alla moglie Emilia, sepolta nella cappella di famiglia del cimitero. L’allora sindaco Francesco Franzoni, ben sapendo della sensibilitŕ dell’imprenditore nei confronti dei problemi che assillano il suo paese natale, gli chiede un aiuto finanziario per la realizzazione della struttura protetta per anziani, ma ne riceve una risposta inattesa: «E se invece di darvi soldi, vi cedessi a titolo gratuito la mia villa di Malpaga?».

La donazione viene accettata, ed inizia cosě il lungo iter di trasformazione della villa Lucchini in casa alloggio per anziani, col vincolo che gli ospiti siano del Comune di Casto. Ma l’operazione ha subito nel tempo molti intoppi, e ad 11 anni da quel marzo 1996 quando l’operazione iniziň, č tutt’altro che conclusa. Ed allora, il Comune ha chiesto l’aiuto della Fondazione «A. Passerini» di Nozza di Vestone: «Abbiamo analizzato le opportunitŕ di utilizzo - spiega Giovanmarino Crescini, presidente della Rsa nozzese - e quella piů funzionale ci pare la trasformazione in Casa alloggio per 8 residenti anziani, numero minimo per pareggiare i costi, con l’incognita delle spese di riscaldamento e della gestione dell’immobile, di cui dovrebbe occuparsi il Comune. Va subito avviata a Casto un’indagine che verifichi quanti sono gli anziani disposti a vivere in una struttura protetta che poi č un albergo, e che garantisce i servizi di cucina con dieta personalizzata, di lavanderia, di animazione ecc., il tutto con seicento euro di spesa mensile. Raggiunto un numero minimo, si deve avviare un esperimento di 2 anni per ben capire quali sono i bisogni della terza etŕ a Casto».

«Tentare l’operazione Casa alloggio - commenta l’assessore Maurilio Freddi - č doveroso. Il paese invecchia e gli anziani aumentano. Unico ostacolo la mentalitŕ della gente di Casto, in buona parte proprietaria di abitazione e psicologicamente molto legata al concetto di proprietŕ della casa».

m.pas. da Bresciaoggi
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