“Per meglio comprendere la portata di questo intervento fatto nel bel mezzo del centro storico, è necessario venire ad osservarlo adesso, mentre i lavori sono nel pieno del loro svolgimento”.

Carlo Baglioni, amministratore dell’omonima ditta triumplina di costruzioni, è convinto che sia necessario edificare con cura per migliorare la qualità della vita e la sua scommessa vestonese si chiama “Borgo Ave”.

Appartamenti, negozi, garage e servizi... ma anche una piazza di 1.200 metri quadrati, stanno prendendo il posto della storica azienda di interruttori.

 

I lavori verranno conclusi non prima di un anno, ma già ieri c’è stata una prima e singolare apertura: “E’ giusto che i vestonesi prima di tutti possano cominciare a rendersi conto del cambiamento in atto” ha detto Baglioni, egli stesso fra gli accompagnatori, impegnato a descrivere consolidamenti strutturali, rifiniture, spazi...

 

Iniziativa singolare, dicevamo, perché fin da questo primo approccio è chiaro il desiderio di Borgo Ave di accostarsi al centro storico di Vestone facendosene allo stesso tempo compenetrare: “Qui c’erano 50mila metri cubi di corpo fabbrica, il nuovo fabbricato ne occuperà la metà – ha aggiunto il demiurgo -. Ciò che manca è diventato spazio aperto, aria e luce, a disposizione della collettività”.

 

E per ribadire questo connubio la giornata di ieri si è arricchita di momenti di svago, mercato e soprattutto solidarietà.

Fra le iniziative lo spiedo preparato da Mauo Tosi per più di cinquecento persone, offerto da Baglioni e non solo (150 saporiti uccelli sono stati donati da un vestonese), il cui ricavato è stato interamente devoluto alla Rsa Passerini di Nozza.

Durante la cerimonia, non è mancata la benedizione alla struttura da parte di mons. Vigilio Olmi arrivato insieme don Dino Martinelli.