L’emigrazione da Vallio all’Argentina
di Cesare Fumana

Sar presentato domenica 23 ottobre alle Terme di Vallio il volume sul fenomeno migratorio dal paese valsabbino al Sud America.

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L’emigrazione, soprattutto verso l’Argentina, ha interessato centinaia di valliesi fra gli ultimi decenni dell’Ottocento fino agli anni Cinquanta del secolo scorso: un fenomeno analogo a molti paesi delle valli bresciane. Un libro di Marcello Zane, commissionato dall’Amministrazione comunale di Vallio Terme, ha fatto piena luce su un fenomeno amaro della storia del piccolo paese valsabbino che rischiava di perdersi.

“Alla Merica non è come a casa mia” – L’emigrazione da Vallio all’Argentina – (ed. Liberedizioni) è il titolo del volume che sarà presentato domenica prossima, alle 17, presso il Salone delle Terme di Vallio. Il libro è il frutto di un lavoro di ricerca iniziato nel 2008 per volere dell’assessore alla Cultura Delio Pomelli, che ha collaborato in prima persona all’iniziativa. Nel libro viene tracciato un quadro del fenomeno migratorio che interessò l’Italia dal periodo post unitario e in modo dettagliato, decennio per decennio, fino agli anni Cinquanta per quanto riguarda i cittadini valliesi. Non vi è famiglia che non abbia avuto parenti emigrati in Argentina. Alcuni tornarono: pochi avendo fatto fortuna, alcuni più poveri di prima; molti rimasero là. I cognomi che ricorrono maggiormente nel libro sono quelli delle famiglie storiche di Vallio: Bodei, Pasini, Sanca, Agostini, Vacinaletti, Zulberti, Ferandi. Quilmes, città a pochi chilometri da Buenos Aires, è uno dei centri dove risiedono alcuni degli ultimi valliesi emigrati e molti discendenti di quelli partiti prima. Lì hanno dato vita al circolo “Leonessa d’Italia”, che ha fornito materiale per il libro. Altre fonti sono state l’archivio comunale, quello parrocchiale, oltre a testimonianze raccolte sia dall’assessore Pomelli sia da Luigi Agostini. Il libro è ricco di storie e aneddoti sugli emigrati valliesi: i lavori di fatica nei quali erano impiegati, vicende familiari, ritorni e ripartenze, ricongiungimenti familiari. Curiosa la storia di Cesar Bodei, presidente del circolo valliese di Quilmes, che fu un quotato campione di ciclismo nell’Argentina degli anni Sessanta. Non mancano riproduzioni di documenti e numerose fotografie di gruppi familiari.

Domenica, alla presentazione, interverrà l’autore Marcello Zane e l’attore Andrea Giustacchini leggerà alcuni brani del libro. Nel corso della serata si effettuerà un collegamento con la città di Quilmes. Seguirà il concerto “Terra amara e bella”, canzoni sul tema dell’emigrazione, in omaggio al legame italo-argentino, con il tenore Marcello Merlini, Daniela Gozzi al flauto, Alfredo Scalari al pianoforte e Davide Bonetti alla fisarmonica.

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