«Salviamo la qualità della scuola»
di red.

Il consigliere regionale valsabbino Girelli ed il collega Ferrari incontrano il direttore regionale Colosio. 21 sedi dirigenziali verranno ridotte a 17.

 
Una delegazione del Gruppo regionale del Partito democratico ha incontrato il direttore scolastico regionale Giuseppe Colosio.
Nella riunione è stato affrontato il tema della riorganizzazione degli uffici scolastici regionali che, come noto, rischia anche di portare a pesanti tagli, ad esempio nelle province di Lodi e di Sondrio dove si parla da tempo di chiudere la sede dell’ufficio scolastico territoriale.
 
Gli esponenti del Pd hanno chiesto a Colosio di conoscere i termini della questione a tutto tondo e quali proposte vengano dall’Ufficio scolastico regionale.
Il dirigente ha fatto sapere che il decreto ministeriale concernente la riorganizzazione del Ministero dell’Istruzione apporta una riduzione del 10% dei dirigenti degli uffici e delle relative dotazioni organiche.
Praticamente, in Lombardia si passerebbe da 21 a 17 sedi.
Il ruolo degli uffici scolastici provinciali è particolarmente delicato, visto che in Lombardia – su una popolazione di un milione e mezzo di studenti, università escluse – devono gestire 145mila insegnanti, di cui 30mila precari con contratti annuali.
 
“L’idea del dirigente Colosio per affrontare la nuova situazione – commentano Gianbattista Ferrari e Gianantonio Girelli – è di proporre una ristrutturazione generale per un nuovo assetto dei servizi amministrativi della scuola lombarda. L’obiettivo è di ottimizzare gli uffici senza penalizzare i territori, utilizzando gli Ster, le sedi territoriali di Regione Lombardia, e questo porterebbe a un significativo risparmio dei costi di gestione – proseguono i due esponenti del Pd –. Colosio cerca una soluzione per non togliere i servizi al territorio, mantenendo gli uffici scolastici e diminuendo i costi”.
 
Il risparmio sarebbe tale da salvare i servizi territoriali delle varie province e da garantire un modello organizzativo che permetterebbe alla scuola lombarda quell’autonomia già prevista dalla legge Bassanini e mai attuata compiutamente.
“Un’autonomia che porterebbe molte più risorse di quante oggi arrivano nella nostra regione, frutto di un riparto nazionale che non tiene in considerazione i numeri straordinari per quantità e qualità della scuola lombarda. Numeri che sono elemento indispensabile per una regione che vuole definirsi moderna e competitiva”, aggiungono Ferrari e Girelli.
 
La risposta del Pd a Colosio non si è fatta attendere.
Ferrari e Girelli dichiarano, in particolare: “Ci pare interessante il possibile utilizzo dei cosiddetti Pirellini che porterebbe a riunire in questi nuovi uffici anche le competenze e le funzioni in materia scolastica di Provincie e Regione, dando avvio a un nuovo modello organizzativo territoriale”.
 
“La Regione – concludono i due consiglieri - deve affiancare con un’iniziativa politica forte la nuova ipotesi di organizzazione regionale che metterebbe la Lombardia nella condizione di valorizzare l’autonomia della scuola lombarda, riconosciuta e mai attuata dalla legge regionale 19, e di mantenere alto il livello dell’offerta formativa”.
Come primo passo, Ferrari e Girelli fanno sapere che è stata chiesta l’audizione del direttore regionale Colosio in VII Commissione Istruzione e formazione professionale.
 
 
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