Un piano per la nuova riserva
di Cesare Fumana

Tanti progetti per rendere la nuova area naturalistica Valle del Prato della Noce di Vobarno un luogo protetto ma fruibile.

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Si è tenuto lunedì scorso a Vobarno un incontro aperto al pubblico fra rappresentanti dell’Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste), del Comune, Provincia e Regione per presentare alla popolazione la nuova riserva naturale Valle del Prato della Noce, istituita dal Consiglio regionale nella scorsa primavera.
Si tratta di un’area boschiva di 572 ettari considerata ideale per trekking ed escursioni, anche in virtù della grande ricchezza di acqua e delle sue peculiarità naturalistiche. Si trova sopra la frazione di Degagna ed è compresa tra il passo della Fobbiola e la cosiddetta valle del Buco del Tedesco, creando così un’area protetta che va ad unirsi al Parco regionale Alto Garda Bresciano.

«Il percorso di individuazione di questa nuova area protetta da parte dell’Ersaf è iniziato nel 2008 – spiega il sindaco Carlo Panzera –. La sua istituzione è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nell’aprile scorso. Ora c’è un anno di tempo durante il quale Ersaf dovrà estendere il Piano di gestione, coinvolgendo istituzioni, enti locali e associazioni del territorio».

L’incontro di lunedì scorso andava in questo senso e sono state rese note alcune idee e progetti sulla nuova area naturalistica.
La nuova riserva sarà una zona vietata alla caccia e il comune dovrà anche regolamentare la raccolta di funghi e l’accessibilità con i veicoli.
«Sarà garantita – precisa il primo cittadino – ai residenti di Degagna, e a quanti compiranno visite guidate, come ad esempio gli alpini dell’Ana di Salò che di lì transitano per giungere al loro rifugio di Campei de Sima, perché lo scopo è certamente quello della salvaguardia ambientale unito però a una nuova fruibilità dell’area». Per questo saranno impostati progetti di recupero della sentieristica.

Al Prato della Noce, la località posta a 879 metri che dà il nome alla riserva, c’è una cascina attorniata da vecchi noci e da un ampio prato che digrada verso il torrente. È di proprietà dell’Ersaf, e attualmente è in gestione al veterinario Colombo di Vobarno, il quale vi alleva mucche e capre.
La cascina sarà ristrutturata creando anche spazi per percorsi didattici per le scuole. Sarà anche installata una piccola centralina idroelettrica, fruttando il vicino torrente, per fornire l’energia elettrica alla cascina, ma anche con lo scopo di mostrare alle scolaresche come si genera l’energia idroelettrica.

In foto la cascina del Prato della Noce

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