Odolo saluta don Duilio
di Ubaldo Vallini

Dopo undici anni di permanenza nel centro valsabbino della Conca d'Oro, don Duilio č chiamato a fare il parroco a Padergnone.

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“E’ un prete come ce ne sono pochi e già sappiamo che ci mancherà”.
La comunità dei fedeli odolesi è pronta a salutare don Duilio Lazzari.
Lo farĂ  questa domenica alle 10 e 30, undici anni dopo averlo accolto.
Lo saluterà con un peso sul cuore, ma anche con la consapevolezza che ciò che è stato da lui seminato ha la possibilità di crescere, di diventare cibo e anche quercia.
 
Don Duilio è un uomo che parla sempre alla coscienza del suo interlocutore e lo fa spesso con linguaggio crudo, a volte con fare provocante, convinto com’è che solo la verità rende liberi.
Questo non impedisce a tutti coloro che hanno avuto a che fare con lui di riconoscergli una grande sensibilitĂ .
Soprattutto quando si tratta di affrontare le tematiche della condivisione e dell’accoglienza, che interpreta sempre senza se e senza ma.
 
“La messa è finita, ora andiamo a trovare i nostri fratelli musulmani” gli abbiamo sentito dire in chiesa, in un paese come Odolo dove è altissima la presenza di extracomunitari e dove i suoi parrocchiani hanno imparato ad affrontare i problemi per quello che sono realmente, senza caricarli di paure e pregiudizi, sentimenti che altrove riescono a minare alla base una pur difficile convivenza.
 
Lo accoglieranno sabato 1ottobre nella valle del Vino, a Padergnone, dove un pastore di anime “titolare” manca da giugno.
Per don Duilio, originario di Collio Valtrompia, 53 anni fatti a luglio, quella odolese è stata la prima parrocchia.
“Col suo modo di fare, capace di delegare e di fidarsi della gente e di essere presente sempre quando era necessario, in questi anni ci ha coinvolti in mille attività che mai avremmo pensato di affrontare, spesso in collaborazione con l’amministrazione comunale e con le scuole – dice chi ha lavorato a stretto contatto con lui -. Soprattutto ci ha insegnato a non aver mai paura di osare, quando si tratta di mettersi al servizio della comunità”.
 
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