Cersaie, ceramica e arredobagno
di red.

Apre oggi i battenti alla fiera di Bologna il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno.

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Dal 20 al 24 settembre va in scena a Bologna il Cersaie 2011, il Salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno.

A parlare del valore di Cersaie sono i numeri: su uno spazio espositivo di 176mila metri quadrati complessivi, il Fiera District vede la presenza, nei cinque giorni della manifestazione, di oltre mille imprese provenienti da tutto il mondo, di cui oltre 250 – una su quattro – con sede oltreconfine. Ancora più numerosi, percentualmente, i visitatori stranieri attesi.

Ben rappresentata è anche la provincia di Brescia, con ben 25 aziende presenti in fiera. Fra queste le valsabbine Bianchi Sanitari di Vobarno, Ivab e Oli di Casto, Valsir di Vestone.

Un Salone che anche quest’anno propone un programma di altissimo profilo, a partire dal convegno inaugurale “Vivere l’evoluzione del mercato”, in programma per martedì 20 settembre alle 11, nella Sala Europa del Palazzo dei Congressi, che vedrà i contributi di Jacques Attali, poliedrica figura di spicco dell’economia, della cultura e della finanza non solo francese, della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, vicepresidente della Commissione Europea con delega a Imprenditoria e Industria Antonio Tajani e del presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini. Il convegno è moderato dal direttore de Il Sole 24 Ore Roberto Napoletano.

Tante le novità, che vanno dalla scelta di dotarsi di un ambizioso programma di contenimento dell’impronta ambientale – non solo la ceramica “ecologica” ma la stessa riduzione del consumo di carta, energia, risorse da parte della fiera – alla necessità di rispondere, anche qui per tramite dei protagonisti, alle diverse tematiche che quest’anno sono salite agli onori della cronaca. Come il terribile terremoto in Giappone, una tragedia di immense proporzioni che costituisce anche un’opportunità di riscoperta della millenaria tradizione architettonica di quel Paese, con gli architetti Kengo Kuma e Kazujo Sejima. Ma anche Cameron Sinclair, “l’uomo in grado di cambiare il mondo” – chiamato a Cersaie proprio per illustrare il proprio percorso professionale da sempre incentrato sull’architettura come strumento per rispondere in modo efficace a calamità e crisi umanitarie – e al convegno “Nuove Architetture”, che vedrà prendere la parola in fiera alcuni tra i massimi protagonisti internazionali dell’architettura “sostenibile”.

Passando per i “progetti newyorkesi” del Renzo Piano Building Workshop, la manifestazione prosegue idealmente in tutta una serie di eventi che coinvolgono la scienza del design: da un lato, strumento al servizio dell’architettura d’avanguardia, dall’altro, design come “vision” che governa la progettazione di oggetti d’arredamento, piccoli manufatti di uso quotidiano. Così, quando la scienza del design diventa un tutt’uno con la socialità, il comfort, la voglia di stare insieme, entra in scena Patricia Urquiola, celebre designer spagnola, erede della “scuola milanese” e protagonista assoluta di quella nuova corrente del design che si intreccia con la socialità, la convivialità. E, dopo Enzo Mari, a partecipare alla oramai tradizionale “lezione alla rovescia” sarà Alessandro Mendini, fondatore dell’omonimo Atelier dove oggetti, mobili, ambienti, pitture, installazioni e architetture si incontrano fino a formare un tutt’uno inscindibile.

in foto un lavabo di Bianchi Sanitari

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