Gioiello odolese
di val.

La nuova “Soggiorno Sereno Emilia ed Egidio Pasini” è una realtà. Già cominciato il trasloco, l’inaugurazione è attesa per ottobre.

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Per il taglio del nastro e la benedizione ci sarà tempo a ottobre.
Intanto però è ora di trasloco alla nuova Rsa di Odolo, realizzata nelle immediate vicinanze di quella “vecchiaâ€, che da tempo ormai non aveva più i requisiti richiesti dalla normativa vigente.
 
«Si tratta di un'operazione che a fianco della Rsa ha impegnato moltissimo la Fondazione Cariplo e l’Amministrazione comunale – ha dichiarato il sindaco Fausto Cassetti a Bresciaoggi -. Del resto la bontà di questa scelta è evidente. Non solo per il fatto che la popolazione invecchia e le dinamiche famigliari fanno si che l'anziano sia sempre più bisognoso di essere seguito da personale specializzato, ma anche perché questo nuovo investimento è destinato a fornire servizi di qualità e, fattore non secondario, crea 30 nuovi posti di lavoro in paese».
 
La nuova Rsa si presenta su tre piani capaci ciascuno di ospitare 20 ospiti.
Due piani sono già operativi, mentre per uno non è ancora stato definito quale tipologia di ospiti accoglierà.
Il piano inferiore, parzialmente interrato, ospiterà un centro riabilitativo e fisioterapico che accoglierà anche pazienti “esterni†e che avrà un accesso distinto da quello della Rsa.
Per il momento gli “accrediti†regionali sono 35, più altri 5 “riconosciuti†e 2 di “sollievoâ€.

Il costo complessivo della strttura si aggira sui 5 milioni di euro. Più di 4 sono già disponibili.
Per il resto si sono impegnati enti pubblici, fondazioni, aziende e privati.
Fra i finanziatori, infatti, si prevede che possano esserci le «adozioni» di una stanza o anche solo di un posto letto. 
 
Risolutivo è stato, quando si è trattato di programmare l’opera, l’intervento delle realtà produttive odolesi.
Senza le «cinque sorelle» della siderurgia odolese, ovvero la Ferriera Valsabbia di Ruggero e Giambattista Brunori, l'Olifer dei fratelli Oliva, la Iro di Carlo Leali, la Bredina di Nicola Pasini e le Acciaierie Leali di Dario Leali, che si sono impegnate per un milione e mezzo di euro, difficilmente Odolo avrebbe visto la realizzazione di un'opera di questa importanza in tempi sì brevi.
 
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