Ferramenta ( in Valle Sabbia)
di Itu

La cultura passa dove l'uomo mette cura per stare bene nella vita.

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Quando sono arrivata da queste parti cercavo delle coordinate, per esempio dove comprare il pane, le calze o le penne.
Non avevo l’auto e mi organizzai dal piccolo paese a scendere con il pulmann in valle alla ricerca di un supermercato per riuscire a coprire quasi tutto il mio necessario di una settimana.
Mi caricavo di borse sponsorizzate e poi mi arrangiavo con le piccole spese compresa la fortuna di una farmacia da poco aperta provvidenziale nei piccoli malanni.
 
In fin dei conti dovevo curarmi da sola, più difficile gestire una famiglia.
Ma per gradi è arrivata pure quella.
Ma non volevo parlare di famiglia… accidenti sto divagando!
Volevo invece dire del mio stupore la prima volta che sono entrata in una ferramenta.
 
Intanto dalle mie parti una rivendita del genere si chiama “casalinghi”, ma è difficile raffrontare l’importanza della materia valsabbina in vendita rispetto all’accatastamento di pentole e giocattoli che avevo in memoria.
Entrare dentro la ferramenta è farsi una cultura, quasi come chiedere asilo in biblioteca, perché chiunque entra è competente dell’attrezzo esatto che riguarda la riparazione della casa, della manutenzione dei propri macchinari ed in ultimo anche di vezzi profumati che rendono piacevole la visita del negozio.
 
Perché nella valle industriosa ogni cittadino si arrangia nel curare le proprie cose, difficile trovare imbianchini o idraulici, in primavera capitali vengono spesi in pitture di cancelli e balconi ma anche delle pareti di casa o in piccola ingegneria domestica che richiede aggiustature.
Io guardo ai clienti reverente di tanta sapienza nel richiedere chiodi adatti a quale tipo di muro, ai fili della macchina tosaerba, alle vernici e impregnanti per porte e ante, agli attrezzi da giardino e per curare l’orto.
 
Una ricchezza incomparabile di stile e forza montanara, un negozio che ha ribaltato le mie conoscenze per farmi sentire ignorante fino alle ossa.
Insieme ai trattori sparacacca e alle stalle che ormai sono rimaste deserte.
Così mi sono abituata che quel che non trovavo al supermercato di sicuro era al ferramenta.

 
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