Il tunnel di Brancher
di red.

Finiranno in un tunnel fra Valvestino e Bondone i fondi destinati ai Comuni di Confine? Ipotesi per nulla fantasiosa.

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Quattro chilometri di galleria per uscire dall'isolamento. E’ quanto chiedono da tempo in Valvestino. Un sogno che ora è stato messo nero su bianco. 
Il progetto preliminare dell’opera, infatti, verrà presentato domenica prossima in occasione della tradizionale sagra del formaggio di Cima Rest, nel Comune di Magasa. Ad illustrarlo pubblicamente il responsabile del settore viabilità e protezione civile della Provincia Autonoma di Trento, che lo ha redatto.
 
Ci saranno i presidenti della Province di Brescia e Trento, Daniele Molgora e Lorenzo Dellai, l'assessore regionale Giulio De Capitani, i sindaci firmatari dell'accordo di programma per la realizzazione del tunnel che sono quelli di Valvestino, Magasa, Gargnano, Tignale e Capovalle, il presidente del Parco Alto Garda Bresciano Roberto Righettini, il presidente del Consorzio Riviera dei Limoni e dei Castelli Franceschino Risatti, i sindaci degli altri Comuni del Parco e quelli di Bagolino, Storo, Bondone e Ala. 
 
«Il progetto in questione – affermano i primi cittadini di Valvestino e Magasa, Davide Pace e Federico Venturini - è stato oggetto di una richiesta di finanziamento da parte del Comune di Valvestino, capofila della convenzione con Magasa, Gargnano, Tignale e Capovalle, al fondo per i Comuni di confine, il cosiddetto "Fondo Brancher", ed è in attesa di finanziamento».
 
Si tratta di un tratto di strada a cielo aperto di 1.400 metri che percorre la valle del fiume Personcino; un tratto in galleria di 4.000 metri che bucando il monte Cingla si collega alla predetta strada e sbuca a Bondone.
L’idea è che una volta realizzato, il progetto di collegare Valvestino alle Giudicarie, possa favorire la rinascita economica e turistica dell’intero comprensorio. 
 
Si prevede che possa costare 33 milioni di euro e la richiesta al Fondo Brancher riguarda i 18,4 milioni di opere relative alla porzione bresciana. La parte in teritorio trentino sarebbe finanziata direttamente dalla Provincia autonoma.
 
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