Medicinali dalla Thailandia, due denunciati
di red.

Dice che era per uso personale, ma in casa gli hanno trovato centinaia di pastiglie, pomate e sciroppi che nulla avevano a che fare coi suoi acciacchi.

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Quando i Carabinieri gli hanno chiesto cosa se ne facesse di tutti quei medicinali in casa, lui ha pensato di giustificarsi tirando in ballo l’uso personale: “Mi servono per il cuore acciaccato che mi ritrovo e poi anche per lo stomaco, che con tutte le medicine che mi tocca prendere alla fine mi crea un sacco di problemi”.
 
I militari però non se la sono bevuta, visto che si sono trovati di fronte a qualche cosa come 800 pasticche almeno di ogni colore, e poi ancora pomate, sciroppi e scatolini vari.
Dentro c’erano antibiotici, antidolorifici, sbiancanti della pelle e altri farmaci che di solito servono per curare chi è affetto da Hiv.
 
Medicinali tutti quanti sprovvisti dell’autorizzazione di immissione in commercio che deve obbligatoriamente essere rilasciata dall’Agenzia italiana del farmaco. “Per forza che non c’è il bollino – ha confermato l’uomo -, ho comperato tutto in Thailandia”.
Il malcapitato è un pensionato sessantenne, invalido e con qualche piccolo piccolo pregresso guaio con la giustizia, che da diversi anni fa la spola fra Sabbio Chiese e il Paese orientale.
 
I Carabinieri di Sabbio Chiese sapevano che era da poco tornato dall'Oriente, si sono presentati a casa sua e l’hanno perquisita.
Importare medicinali senza permesso e per di più di dubbia provenienza è decisamente illegale.
Tanto più in quelle quantità, che fanno ipotizzare lo spaccio più che l’utilizzo personale.
Con lui ed in concorso è stata denunciata a piede libero anche l’attuale convivente, una donna thailandese di 26 anni più giovane.
 

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